LO SPAZIO VITALE

C’è stato un tempo in cui l’Italia è cresciuta, perchè dotata di una classe politica preparata e dotata di spirito civico e di voglia di inventare, costruire, uscire dalle macerie della guerra.

Nel 1968 si sono inventati una “rivoluzione culturale” del 18 universitario-politico,distaccato  dai meriti. Nel frattempo, si è cercato di isolare la cultura universitaria, assumendo decisioni economiche, assolutamente lontana dai canoni da questa sostenuta.

Nei giorni scorsi “Gli Italiani – Lega Italica” ha reso noto proprio su queste pagine un suo progetto di massima per ridurre la tassazione diretta sui redditi più modesti e pensioni,onde rilanciare le attività di commercianti ed artigiani, nonchè prevedere la semplificazione delle procedure fiscali, sia per i redditi medio-alti, come per “catturare” i grandi evasori, così,nei fatti realizzando la tanto evocata “imposta patrimoniale”.

Dopo soli 6 giorni, il Governo ha ritenuto d’emanare il provvedimento di riduzione dell’Irpef dell’ 1%, aumentando l’IVA della stessa aliquota dell’1%, dimenticando di spiegare alla maggioranza degli interessati a tali provvedimenti che il presunto beneficio individuale saràdi Euro 30 circa, l’aggravio iva sui prezzi di Euro 118, sulla media dei consumatori-contribuenti.

Alcuni giornali nazionali giudicano  tale manovra fatta pensando alla campagna elettorale. Qualcuno della Sinistra ritiene che qualcosa andrà cambiato, dopo le elezioni. Tutti i commentatori sono perplessi, perchè da tempo, specie dopo la nomina di “Esperti-consulenti” del Governo, si aspettavano un rilancio dell’economia, magari non suggerito dalla Merkel, ma di matrice italiana : utilizzo immediato dei tanti beni immobili, senza nemmeno venderli, rilancio dei lavori pubblici, finanza creativa, basata sugli stessi beni, onde attrarre investitori esteri, senza dissanguarci per pagare degli interessi.

Su tali nuovi modi di gestire quanto posseduto a livello anche collettivo, per  rilanciare tutto il mondo del lavoro,”Gli Italiani-Lega Italica” è Movimento convinto che potrebbe essere opportuno richiede la collaborazione delle varie Università nazionali, utilizzando finalmente in senso collettivo i loro studi e conoscenze, troppo a lungo trascurati.

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