“L’infanzia negata. Storie di uomini, bambini e caporali”. Presentato a Ragusa il libro del giornalista Carmelo Riccotti La Rocca

E’ stato presentato a Ragusa il nuovo libro del giornalista sciclitano Carmelo Riccotti La Rocca dal titolo emblematico ed evocativo: “L’infanzia negata – storie di uomini, bambini e caporali”, edito da Albatros. La presentazione si è svolta venerdì 23 ottobre nei locali di “The Globe unconventiona thetre” di Ragusa. Un tema difficile, complesso, che ha posto gli spettatori davanti a problemi troppo spesso dimenticati ma che, invece, fanno parte della quotidianità della nostra provincia: Ragusa.

C’è un mondo di dimenticati, di fasce di popolazione invisibile ma che, grazie al costante interessamento di alcune persone, in particolare della Caritas e del sindacato USB, riescono ogni tanto a emergere dal marasma primordiale delle campagne iblee della fascia trasformata. Durante la serata, infatti, sono stati trattati alcuni temi importanti presenti nel libro e hanno infatti partecipato alla presentazione Michele Mililli, coordinamento USB di Ragusa, che ha aperto i lavori. In video-conferenza sono intervenuti alcuni relatori: Stefania Mazzone, docente di Storia delle Dottrine Politiche presso l’Università di Catania, Silvia Dumitrache, Associazione Donne Romene in Italia –ADRI e Vincenzo La Monica della Caritas diocesana di Ragusa.

Le conclusioni sono state affidate a Giovanni Pagano – del direttivo Usb nazionale. Il libro di Camelo Riccotti La Rocca affronta alcune tematiche che, purtroppo, caratterizzano la nostra epoca, il nostro Paese, le nostre città: l’infanzia negata, il dramma delle donne rumene in Italia, il lavoro svolto dal presidio della Caritas nella fascia trasformata e le attività criminali che si nascondono in parte nella filiera agroalimentare. Attraverso la vicenda romanzesca di Giulia, personaggio di fantasia che diventa simbolo di una delle tante storie reali, il libro affronta la problematica dei diritti violati, di una crescita brutale che tradisce l’infanzia e i sogni.

E’ la tragedia dei “figli del caporalato”, degli invisibili che vivono ai margini della società. Il testo è suddiviso in due parti: nella prima, troviamo alcune testimonianze contributi di chi si occupa degli ultimi di questa terra, nella seconda la storia di Giulia.

Carmelo Riccotti La Rocca, insieme a Martina Chessari, avevano realizzato documentario, girato nel 2018, denominato “Anch’io vado a scuola”, con il quale vinsero il premio giornalistico internazionale “Marco Luchetta” per la categoria Stampa Italiana, con la premiazione avvenuta all’interno della trasmissione “I nostri Angeli” su Rai 1. Il libro, in un certo senso, è un’evoluzione di quel primo lavoro, dove si affrontava anche in quell’occasione il tema della dispersione scolastica che veniva affrontato grazie ad un progetto messo in atto dalla chiesa valdese.

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