L’INDIGNAZIONE A CONVENIENZA

Sono stati finalmente eletti i revisori dei conti per il prossimo triennio. Auguriamo loro un proficuo lavoro al servizio della nostra comunità, trattandosi di professionisti stimati e seri. Ma la vera notizia non è questa. Va infatti notato come il maggiore partito della sinistra a Santa Croce (sigh!), non più di qualche mese fa, si era INDIGNATO fortemente per l’elezione della dott.ssa Recca, professionista santacrocese di riconosciuto valore in questo campo, solo perché portatrice di una colpa grave: essere la moglie di un Consigliere di Progetto Santa Croce. Vi ricorderete le prediche sulla mancanza di moralità e le accuse di inciucio con la maggioranza e di nepotismo cadute sulla nostra testa. E soprattutto l’accusa, rivolta alla maggioranza, di non aver voluto GARANTIRE l’opposizione, monopolizzando tutte e tre le figure del collegio dei revisori. Ora, dopo la sentenza del TAR sulla modalità di votazione, il maggiore partito della sinistra ha visto premiati i propri sforzi, grazie anche all’ausilio di qualche amico che siede in Consiglio Comunale e che aspira ad un posto in lista con loro per le prossime elezioni: la garanzia di cui parlava quel partito si è improvvisamente materializzata nella figura del COGNATO di un loro iscritto di lungo corso, già revisore al Comune di Comiso (sì proprio lo stesso comune che pochi giorni fa ha dichiarato il dissesto finanziario). Non aggiungiamo nessun ulteriore commento a tutto ciò e lasciamo ai cittadini giudicare i fatti. Per tutti noi cittadini il danno di dover pagare anche le trasferte, oltre che il compenso stabilito per lo stimato professionista, con ulteriore aggravio per le casse comunali.

Noi chiediamo solo le scuse da parte di chi, con la solita conosciuta leggerezza, aveva parlato di scarsa moralità dei consiglieri di Progetto SC e di inciuci con la maggioranza (dichiarazioni mai smentite ufficialmente fino ad oggi), nel caso in cui riescano a trovare ancora, lui e i suoi amici della sinistra, il coraggio e l’onestà intellettuale per farlo. Ad ogni modo, ora sarà più chiaro a tutti perché abbiamo lasciato quel partito e quei modi di intendere la politica.

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