LETTERA APERTA A PEPPE CALABRESE

Ho appreso dalla stampa di oggi che  hai indicato il rappresentante del partito democratico nella commissione centri storici del comune di Ragusa.

Non voglio entrare nel merito della persona da te scelta in solitudine,anche perché non ne conosco le qualità professionali e personali, ma mi preme farti rilevare come, ancora una volta, la tua gestione del partito si connota come eccessivamente personalistica.

In data 26 giugno ti avevo inviato una lettera in cui chiedevo preventivamente la convocazione del coordinamento cittadino preoccupandomi di quanto sarebbe potuto accadere.

Allora avevo scritto  :

“Spero che non sia intenzione di nessuno sottoporre ai componente del coordinamento cittadino la mera ratifica di decisioni prese altrove, perché ritengo necessario che, sin dall’inizio della consiliatura, si possa riconoscere a tutti coloro che anche in minima parte hanno contribuito al risultato elettorale del partito, il diritto dovere di partecipare democraticamente alle scelte che il gruppo consiliare e i dirigenti del partito dovranno mettere in atto”

Nonostante la mia disponibilità e di tanti altri componenti del coordinamento a ricomporre le fratture interne al partito e ad incamminarci verso un comune impegno programmatico gestionale, metti in atto azioni e metodi che riducono il tasso di democrazia interna di un partito , non tenendo in gran  conto i percorsi politici previsti dallo statuto del PD.

Sostieni a parole l’allargamento e il coinvolgimento di tutti  ma da due mesi non convochi  il coordinamento cittadino.

Tale impostazione non può vedere me e tanti altri amici, complici di un progetto  che fiacca le energie all’interno del partito e che somiglia troppo all’ azione svolta dal PDS a Ragusa negli anni passati che ha indebolito  il centro sinistra in città e in provincia , costringendo al  disimpegno politico molti simpatizzanti e attivisti della sinistra.

Questo tuo modo di concepire il partito crea grosse difficoltà a condividere posizioni politiche comuni e mi costringe come in passato ad essere ancora più vigile perché la crisi della politica in Italia, mai così profonda come quella attuale, richiede un personale politico che sappia mettere in atto comportamenti trasparenti ed eticamente rigorosi nei confronti dei membri del proprio partito e dei cittadini che  rappresentano.

Ti invito a riunire immediatamente il partito per affrontare con serenità ma con fermezza le questioni  politiche che ti sto sottoponendo.

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