LEGGE SULLE PROVINCE, LEONTINI: SCONFITTA LA LINEA LOMBARDO

La legge approvata in Aula salva le Province siciliane e respinge la linea favorevole al recepimento secco del decreto Monti, che fa venir meno le Amministrazioni Provinciali.
Infatti il ddl 860, approvato in Commissione Affari Istituzionali dell’Ars, e portato in aula, prevedeva un’integrale riproduzione di tutti i commi del decreto Monti, rappresentando un allineamento della Sicilia alle modifiche apportate in sede nazionale e finalizzate alla eliminazione delle amministrazioni provinciali, che non sarebbero più state votate dal popolo ma che, mantenendo solo funzioni di coordinamento e di indirizzo delle attività dei comuni, sarebbero state elette, in elezioni di secondo livello, dai consiglieri comunali e tra i consiglieri comunali.
Invece, il testo votato in aula, mantiene le Province, le loro funzioni amministrative, le modalità elettive di primo livello, direttamente dal popolo, e rinvia ad un successivo ddl per il riordino degli organi di governo, per la riduzione del numero dei consiglieri e degli assessori ( già indicata nella misura del 20% ) e per la conseguente riduzione della spesa, e possibilmente per un trasferimento agli enti così riformati, di competenze importanti derivanti dalla dismissione di dispendiosi organismi regionali.
Tale soluzione risponde alle richieste dei territori e degli organismi di rappresentanza delle Province e degli enti locali, sposando sin da ora la necessità della riforma. Si tende ad abbattere i costi della politica, mantenendo i livelli di rappresentanza democratica.
Viene sconfitta così la linea di Lombardo e Cracolici, che avevano consegnato a un ddl a firma dello stesso capogruppo Pd, il recepimento della norma Monti e la conseguente eliminazione delle Province siciliane.
 

 

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