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LE SCUOLE DI MODICA DIFETTANO DI PULIZIA MANUTENZIONE E SISTEMAZIONE
26 Mag 2015 15:10
Squillo di trombe. Suon di fanfara! Il primo cittadino di Modica, Ignazio Abbate, annuncia con un proclama ufficiale che questa mattina è stata inaugurata la prima aula all’aperto, realizzata nel giardino del plesso che ospita l’istituto comprensivo “Giovanni Falcone” nel quartiere Sorda. Niente da ridire se tutto fosse davvero come il sindaco vuole farci credere. Di certo lodevole l’iniziativa e l’idea didattica innovativa portata avanti dalla scuola e dalla dirigente. Ma l’amministrazione anziché vantarsi per la realizzazione di uno spazio educativo realizzato dalla scuola, dovrebbe pensare alla sistemazione, pulizia e manutenzione del resto dell’edificio scolastico che si presenta in condizioni inaccettabili, per essere un luogo che ospita ogni giorno centinaia di alunni. Mancano le fondamentali norme di sicurezza ed igiene a cui l’amministrazione dovrebbe provvedere. L’edificio è in gran parte fatiscente, con evidenti carenze strutturali. Alcuni spazi sono in stato di abbandono e regna la sporcizia. E’ inaccettabile che il sindaco Abbate, con tutta la corte al seguito, si faccia bello all’inaugurazione dello spazio didattico all’aria aperta, ribadendo lui stesso, l’importanza di “avvicinare – così si legge nel comunicato stampa del sindaco – gli studenti alla natura e renderli consapevoli dell’importanza del rispetto dell’ambiente e di tutto ciò che lo contiene”, quando poi dietro l’angolo dello stesso plesso scolastico, si trovano immondizia e fatiscenza, a cui l’amministrazione stessa dovrebbe provvedere. E’ questa solo l’ultima delle tante finte proclamazioni di cose ben fatte del sindaco Abbate. E’ tempo per questa amministrazione di smetterla con le finte belle parole e di passare ai fatti. Non si può continuare a prendere in giro i cittadini modicani come se nulla fosse, facendo vedere un’apparenza dorata, che poi si dimostra sempre quello che non è. E’ tempo di utilizzare le somme comunali, non per passerelle o per spese inutili, ma per intervenire concretamente laddove necessario, così come oggi sarebbe ripulire e risistemare la scuola Falcone. Ma questo è solo un esempio. Ci sarebbe bisogno di proiettare le giuste spese verso i cittadini in difficoltà, le piccole e medie imprese e l’annosa carenza di servizi. E’ tempo di rimboccarsi le maniche e aiutare i cittadini, così come le istituzioni scolastiche.
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