LE NUOVE IDEE NECESSITANO DI SPAZIO

L’incontro di ieri alla Camera di Commercio per la presentazione del programma del candidato a sindaco Sergio Guastella ha visto, oltre ad una grande partecipazione cittadina che appoggia con entusiasmo il progetto della coalizione di centro sinistra, una incoraggiante prospettiva di cambiamento che viene dai giovani del Sel.

Salvatore Gabriele Piccitto, uno dei più promettenti candidati Sel, ha esposto infatti l’aria di cambiamento che intendono portare alla città partendo proprio dal significato del nome del partito che rappresenta: «Sinistra Ecologia e Libertà – afferma –  si propone l’ obbiettivo di fondere questi tre concetti basilari nell’ambito di una cultura comune che diventi il ponte per una vera democrazia partecipata.

La grande sfida di Sel è il cambiamento ed infatti la connessione delle tre parole che stanno nel simbolo del nostro partito non è né scontata né storicamente sperimentata: siamo la voce di una “rinnovata sinistra”, meno ideologica che in passato e più attenta al dialogo con la società civile, ma in continuità con un passato che l’ha vista sempre a sostegno delle classi sociali più svantaggiate e lontana dalle lobby di potere . Crediamo che la tutela ambientale del nostro pianeta non solo generi degli oggettivi vantaggi sulla qualità della vita, ma che sia anche la premessa necessaria ad uno sviluppo economico sostenibile socialmente e compatibile con il patrimonio culturale e ambientale dell’area iblea. Infine la libertà, il diritto più inviolabile dell’uomo, che purtroppo oggi rischia di essere stravolto nella sua essenza: per noi “la libertà è partecipazione” – proprio come la intendeva Giorgio Gaber».

« In questi anni di governo dell’amministrazione uscente abbiamo assistito ad un lento declino delle politiche sociali e culturali nonché al fallimento di ogni tentativo di recupero del centro storico di Ragusa superiore. Altresì è stata portata avanti la politica della cementificazione e del quasi totale azzeramento della libera circolazione delle idee, cosa che ha penalizzato soprattutto i giovani, costretti nella maggior parte dei casi a dovere lasciare la nostra terra a causa della pressoché totale assenza delle minime condizioni che consentano di progettare il proprio futuro in questa terra. Ed è in particolare per rappresentare questa fascia di popolazione, spesso lontana dalla politica, che abbiamo deciso di intraprendere questa sfida elettorale, convinti della necessità di dover dare il proprio contributo».

«Abbiamo accettato questa sfida al cambiamento, sotto il simbolo di Sel, sicuri che questa sia una necessità per l’intera coalizione e non solo per il nostro partito, nonostante la resistenza all’idea di una politica nuova sia presente anche all’interno della nostra coalizione, sia a livello locale sia nazionale, ma con la consapevolezza che Sel può renderla più forte e coesa, e soprattutto che può darle un importante contributo di crescita.

Ed è per questo che oltre al nostro elettorato di riferimento ci rivolgiamo ai delusi dall’attuale politica, svolta all’insegna del compromesso più che dell’azione sociale, e a tutti coloro che a causa dello scollamento tra politica e società civile non hanno ancora deciso di andare a votare, ponendoci come gli interpreti di questo evidente bisogno». 

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