LE DUE ITALIE: GLI SCIACALLI ED I DISGRAZIATI

Oggi sempre di più si percepisce che vi sono di fatto due italie, la prima quella che è garantita o che riesce a tenere il fronte, quest’ultima davvero esigua, la seconda quella che è rimasta indietro, queste distanze aumentano sempre di più, ma quando la prima decide di voltarsi dall’altra parte anzi peggio di speculare sulle disgrazie altrui questo è il momento di rottura.
   Le aste giudiziarie sono uno di quegli indicatori che meglio possono decrivere lo stato dell’economia, sono il punto di confluenze della difficoltà finanziaria e del malessere economico e sociale che viviamo.

I Forconi hanno inteso portare alla ribalta tale tematica, dando connotazione e rilievo di carattere sociale e politico, avendo avuto la tangibile sensazione che il mondo politico era latitante. Di fatto gli accadimenti del 16 Gennaio 2012 non furono altro che un segnale che la politica ha voluto fino ad oggi ignorare trincerandosi in contesto di auto conservazione e autoreferenzialità che di fatto la relega sempre di più in una posizione di isolamento. Abbiamo impedito che Pacetto, Melissa, Iacono e Orlandini diventassero dei rifiuti sociali e forse un’altro caso Guarascio e tanti altri che ci interpellano ai quali diamo vicinanza e coinvolgimento in una lotta che è di tutti.

I numeri sono da stato di emerganza, che qui allego, la città di Vittoria è di fatti in vendita, e ciò non ci consente di stare a guardare. alzeremo il tiro sempre più in alto, nessuno entrerà nelle case e nelle aziende che decidono di venir fuori perchè questa è la lotta di tutti.

Possiamo dire che la interlocuzione proficua con il Prefetto, al quale và il nostro plauso, ci consente di dire che qualcuno ci attenziona.

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