Lavori del ripascimento della costa ispicese. Quanta strada ancora da fare

Impegni, assicurazioni, attese, certezze. C’è stato di tutto nell’ultimo decennio ma di concreto poco o nulla. La parte orientale della spiaggia ispicese continua a perdere pezzi “inghiottita” dal mare che entra, con il suo moto ondoso erosivo, fino a raggiungere la sede stradale della litoranea che porta a dopo la Marza e la sua marina. Il problema posto al neo commissario straordinario del Libero Consorzio comunale di Ragusa, Patrizia Valenti che ricopre a Palermo anche il ruolo di Dirigente generale del Dipartimento regionale dell’Ambiente, è tornato sul tavolo. A chiederne che si riparlasse dell’argomento sono stati i consiglieri comunali del movimento civico “Muraglie Sindaco” con al fianco il deputato regionale Ignazio Abbate.

S’è parlato del completamento del progetto di ripascimento lungo la fascia costiera ispicese.


“Ricordiamo che i pennelli rientranti nel primo stralcio del progetto generale furono eseguiti nel 2018, con un finanziamento ottenuto dall’allora Amministrazione Rustico, mentre i lavori per il completamento sono già stati aggiudicati nel 2019 con risorse economiche pari a 12.150.000 di euro intercettate nel periodo in cui ho guidato, come sindaco di Ispica, l’Amministrazione comunale – spiega Pierenzo Muraglie – il commissario ha preso atto delle ragioni che abbiamo esposte per i quali è fondamentale e veramente urgente procedere al completamento del progetto, dandone esecuzione. Presto ci sarà un sopralluogo per una verifica del danno costiero”.

Una storia infinita, quella dell’erosione della costa iblea.

Negli anni è stata affrontata solo l’emergenza ma non il problema. I comuni coinvolti, su un litorale di 150 chilometri, sono Siracusa, Avola, Noto, Pachino, Porto Palo di Capo Passero, Ispica, Pozzallo, Modica, Scicli, Ragusa, San Croce Camerina e Vittoria. Ed il litorale ibleo non è nuovo ad opere di ripascimento. Da un ventennio la costa sciclitana ha beneficiato di due interventi che hanno salvato dal degrado il litorale che và da Donnalucata a Bruca, un tratto di oltre 4 chilometri dove sono stati realizzati circa 40 pennelli a mare. Strutture in pietra che hanno permesso di salvaguardare la costa e di evitare che il mare si addentrasse nella terra ferma inghiottendo abitazioni ed impianti produttivi. Danni erosivi che nel tempo hanno compromesso attività economiche ma anche singole abitazioni. Analogo intervento è stato progettato per il litorale ispicese con la realizzazione di dighe foranee sulla costa di Santa Maria del Focallo e Marina Marza. Opere di contenimento costiero finalizzate al contenimento del fenomeno erosivo che ha compromesso negli anni la viabilità in questo tratto della riviera iblea. A metà, ancora, il lavoro. C’è tanto da fare per mettere in sicurezza l’intero litorale costiero di Ispica con quel finanziamento di 12 milioni di euro ed un progetto del 2018. Lavori sollecitati ma non completati.

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