È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
L’ATROCE DISGRAZIA DI NON ESSERE CREDUTA
23 Nov 2012 20:49
il mito di Cassandra ha sempre ispirato un afflato commosso nei confronti di una povera ragazza con il dono della profezia e, nel contempo, l’atroce disgrazia del non essere creduta. A niente vale lo sforzo umano: Cassandra è inascoltata per volere degli dei e nessuna humana pietas può, anche volendo, salvarla dal suo destino. Cassandra, nell’immaginario collettivo moderno, richiama anche una sindrome, nota, appunto, con il nome “sindrome di Cassandra”, che affligge coloro che profetizzano continuamente catastrofi imminenti per sé e per gli altri, rimanendone avviluppati e perdendosi, quindi, il bello che la vita offre. Che Cassandra avesse sempre ragione, è scritto fra i miti. Che le Cassandre odierne sparino sentenze a caso, sta scritto sui giornali. Scomodare una fragile e delicata figura mitologica, simbolo della donna calpestata (per chi non ricordasse, un ripasso ai classici greci gioverebbe senz’altro), per parlar male delle donne, poi, è davvero un paradosso. Nemmeno i miglior misogini riuscirebbero ad architettare un simile controsenso. Usare Cassandra per dare delle inette alle donne dell’amministrazione del proprio paese è una strumentalizzazione che, in fondo, fa anche sorridere. Si imputano all’Amministrazione in auge comportamenti discriminatori nei confronti dei cittadini, usando la populistica formula della mancata attenzione ai disabili, alla scuola, alla cultura e al turismo. Peccato che tutto ciò non sia documentabile e non perché criptato ma perché inesatto. Chi ha scritto con lo pseudonimo di Cassandra mente sapendo di mentire. Il citato bilancio di previsione, presentato come una mannaia sulle teste dei concittadini, non mira alla vessazione dei deboli, bensì ad un equo ed oculato risparmio, al fine di poter risollevare TUTTI, nessuno escluso, in un momento in cui dal Governo nazionale si impongono immani sacrifici a tutti i Comuni. Persino l’opposizione non è risparmiata dalle critiche di Cassandra, che vede in essa un agglomerato di assetati di potere, conniventi con un’amministrazione distruttiva. Pare quasi (e dico pare) che Cassandra rosichi, piuttosto che fare un’analisi economico-politica obiettiva. Chi scrive non ha necessità di dilungarsi sul perché e il per come degli atti dell’amministrazione, in quanto – a smentita di altra strumentalizzazione- essi sono stati più volte promulgati, raccontati, sviscerati; ogni singolo membro dell’attuale amministrazione è perfettamente calato nella realtà cittadina e non si esime dal parlare con la gente, risolvere dubbi, spiegare quanto fatto e perché. Ci auguriamo che Cassandra e chi essa rappresenta vogliano collaborare per una buona amministrazione del paese (che è di tutti) e non limitarsi a demolire, insinuando fra il serio ed il faceto qualche finta verità; perché la vera Cassandra diceva il vero e non vomitava faziose sentenze al solo scopo di confondere chi l’ascoltasse.
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