L’ASSESSORE ALLE POLITICHE GIOVANILI SPORT E SPETTACOLO DI ISPICA NON LE MANDA A DIRE

L’Assessore Serafino Arena con delega alle Politiche Giovanili, Sport e Spettacolo quando decise – dopo la sua elezione a Consigliere Comunale voluta da circa 500 suoi elettori – di dimettersi da Consigliere per assumere il prestigioso incarico di Assessore e lo fece con la passione e la voglia di fare che lo ha sempre spinto a darsi con grande generosità, mettendosi prima al servizio dei suoi concittadini e poi, con spirito di sincera collaborazione, con il Sindaco Rustico.

Fatta questa doverosa premessa, si ritiene sia giunto il momento di chiarire e dire alla Città i motivi che hanno indotto il sottoscritto a prendere posizioni e fermamente sostenerne le ragioni e l’autonomia che spetta ad un Assessore nell’esercizio del suo mandato volto sempre e comunque nell’interesse dei nostri concittadini.

“ Ragioni “ e “ Autonomia “ ripetutamente negati perché non rientrano nel lessico del Sindaco Rustico e che di seguito elenco:

1)- non sono stato lasciato libero politicamente di prendere decisioni riconducibili alle mie competenze, decisioni volute sempre per il bene della collettività ispicese, da chi come il Sindaco, in un incontro da lui voluto il 7 febbraio c. a. mi ha saputo dire solo: “… o con me o contro di me! “.

2)- in data 9 febbraio c.a. presento un documento (prot. N.0004267) in cui denuncio, dopo averlo fatto più volte verbalmente e senza alcun risultato, la disastrosa gestione del Centro Sportivo “A. Brancati”, come mi è stato descritto più volte dalle società sportive che operano nella struttura, pagando tariffe orarie esorbitanti volute dal Sindaco con determina n. 86 del 09/06/2011, messa in atto senza prendere assolutamente in considerazione la mia opinione.

La mia volontà di rivedere la situazione del “Brancati” è scaturita dopo un fallimentare tentativo di accordo nato dopo un incontro tra le Associazioni Sportive, il Sindaco e me, incontro voluto con una nota ufficiale del 13/09/2011 (prot. N. 0027952), dai Consiglieri Dibenedetto, Padova, Donzello e Zocco. L’accordo raggiunto, come poi fu ufficializzato in sede di Consulta dello Sport del 15/12/2011, dopo animata discussione alimentata direttamente da alcune Società Sportive, stabiliva di dare periodicamente un contributo alle medesime Società pari al 50% a quelle che operano senza ricevere i mensili dagli atleti iscritti e il 40% a tutte le altre che ricevono le quote mensili dai propri iscritti. Tale esperimento si è rivelato fallimentare e lo si rileva dal semplice fatto che parecchie Associazioni Sportive, tra cui la Millennium (responsabile il Consigliere Comunale, vice Presidente del Consiglio e con delega alla Cultura Patrizia Lorefice), hanno preferito lasciare il Centro Sportivo e servirsi di altre palestre di appoggio.

Il Sindaco ad oggi volutamente ignora possibili soluzioni alternative da me proposte, soluzioni che sarebbero quasi a costo zero per il Comune, limitandosi a dirmi, durante il noto incontro del 7 febbraio 2012: “ … Me ne “frego” delle Società Sportive e dello Sport ispicese…”, concetto ripetuto anche davanti ad altre persone; anzi, vanta presunti apprezzamenti da parte dei rami competenti dei Comuni limitrofi circa la perfetta organizzazione del Centro Sportivo.

3)- alla mia richiesta di far si che, mettendo a disposizione la cifra di euro 15.000 circa si potrebbe portare a compimento l’agibilità dello Stadio “P. Moltisanti”, il Sindaco risponde con un secco NO, motivandolo con la teoria della mancanza di disponibilità economica del Comune, smentendosi, però preparando in contemporanea una delibera per la 7° edizione della Rassegna Bandistica pari a circa euro 10.000.

4)- altro fatto grave: il Sindaco mi accusa di non essere in grado di fare l’Assessore dal momento che, nonostante io mi sia impegnato a compiere i lavori di ristrutturazione del “P. Moltisanti”, non sono stato ancora capace di ottenere l’agibilità. A questo proposito ricordo che nel verbale n. 17 del 12/12/2007 rilasciato dalla C.C.V.L.P.S. si legge testualmente “ i bagni sono unti da muffa e sporcizia varia, all’interno ci sono cani randagi, le porte degli spogliatoi sono state divelte, i muri sono stati scrostati…”. Da allora, ma anche da prima, ad oggi sulla mia sedia assessoriale si sono accomodati colleghi quali il dott. Paolo Mozzicato, l’attuale Assessore Marco Santoro ed altri.

Ebbene, io penso che in soli 12 mesi ho fatto per l’intera struttura sportiva, a volte rimettendoci anche delle mie tasche, molto più di quanto tutta questa gente, che ora giudica dall’alto in basso il mio lavoro, ha mai fatto.

Con verbale n.10 del 27/10/2011 la stessa Commissione, convocata dal Presidente con nota prot. n. 0033192 del 25/10/2011, ha valutato i lavori da me eseguiti

completato con la ristrutturazione dell’impianto di illuminazione… che il Sindaco non vuole fare!  

5)- il Sindaco mi ha anche accusato di non averlo sostenuto durante le polemiche sollevate giustamente dai genitori arrabbiati per l’aumento voluto dal Sindaco, del buono-pasto scolastico, aumento di ben un euro, con determina n. 164 del 30/12/2011.

6)- in sede ufficiale, senza la mia presenza, il Sindaco si è permesso più volte di apostrofarmi in maniera indecorosa e irrispettosa, marcando ancora una volta, secondo lui, le mie incapacità di svolgere al meglio la mia mansione di Assessore, io che, alle mie richieste di chiarimenti sui pagamenti dovuti dal Comune alle varie ditte, ho ricevuto da lui risposta che non è di mia pertinenza chiedere il rendiconto all’Ufficio di competenza, ma che avrei dovuto solo rivolgermi a lui.

QUESTA NON E’ DEMOCRAZIA!

Le motivazioni sopra descritte che sono sia di natura politica che di gestione amministrativa, sono state sempre anticipate verbalmente e prontamente stoppate dal Sindaco e comunque puntualmente comunicate, manifestando il continuo e crescente disagio all’On. Leontini al quale ho rimesso il mio mandato, ponendomi in posizione di autosospensione in attesa di un chiarimento politico e amministrativo che il mio leader dovrebbe avere con il Sindaco.

Quindi mi sospendo per coerenza con i più puliti motivi che mi hanno spinto ad affacciarmi alla vita politica, non perché legato alla carica o attaccato “ alla poltrona”, ma solo per la grande voglia di fare qualcosa per il mio paese.

Questa è una storia che ha avuto la sua degenerazione il 7 febbrario scorso e che ancora aspetta l’epilogo o se vogliamo, quel chiarimento che ad oggi ancora tarda ad arrivare.

 

 

 

 

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it