L’arte della comprensione, questa sconosciuta

Ieri mattina, spiaggia di Marina di Ragusa. Una persona si trova in riva al mare e pratica senza disturbare nessuno qualcosa che, però, non è di facile comprensione. E viene scambiato per uno che fa Karate o qualcosa di simile. Non contenti, il video viene postato sui social e si sentono, mentre questo signore sta praticando, un paio di voci ridanciane che palesemente prendono in giro movimenti che non capiscono.

Partiamo dalle origini e smentiamo subito il primo dato: questo signore non pratica Karate o Judo o altra arte marziale giapponese. Questo signore sta praticando Taijiquan, un’arte marziale cinese. Naturalmente, vedere una persona che si muove praticando una qualsiasi arte marziale, ignoranti del fatto che ne esistono centinaia, subito viene additata come Karate, quando invece proprio non c’entra niente in questo caso.

I movimenti che questo signore sta eseguendo fanno parte di una forma chiamata “Xin Jia”, una forma molto avanzata.

Leggendo i commenti ironici sotto al video e, soprattutto, ascoltando le voci fuori campo, vorremmo porre una domanda: se questi videomaker da spiaggia avessero visto un paio di ragazzi giocare a calcio, o fare jogging sulla spiaggia, o una coppia fare una partita a racchettoni, avrebbero meritato un video con commenti sfottò e addirittura il post sui social? Non chiediamo per un amico, lo chiediamo proprio per noi.

Perchè vedere un uomo che pratica Taijiquan merita lo sfottò di qualche ignorante? Tra l’altro, in un momento dove il covid ha ristretto molte persone in casa, c’è certamente l’esigenza di fisica di poter praticare qualunque genere di attività fuori, all’aria aperta. E cosa c’è di più salutare che farlo in riva al mare? In parte abbiamo la risposta: evidentemente si giudica ciò che non conosciamo, perchè non lo comprendiamo.

Noi sappiamo chi è l’uomo del video: è un uomo di oltre 60 anni che ha partecipato a competizioni nazionali e internazionali. Qualcuno chiederà: ma come, un uomo così adulto partecipa a competizioni sportive? Ebbene si. Perchè il Taijiquan è una disciplina marziale adatta sia ai ragazzi che vogliono intraprendere l’agonismo, sia agli adulti che possono partecipare a competizioni con forme tradizionali e molto altro. Le arti marziali, infatti, non si praticano per “dare pugni”: si praticano principalmente per la nostra salute. E noi sfidiamo chiunque a provare a fare una lezione di Taijiquan solo per capire quanto sia difficile eseguire correttamente un movimento. E siamo certi che gli passerà presto la voglia di ridere.

Non basta un’intera vita per riuscire a comprendere una filosofia così complessa ed acquisire una tale armonia nei movimenti del corpo. L’atteggiamento maturo sarebbe stato chiede a questo signore spiegazioni sulla sua pratica, della serie: “Che cosa sta facendo lei? Che tipo di movimenti esegue?”. State certi che questo signore vi avrebbe invitato a praticare con lui perchè il Taijiquan insegna la comprensione, il rispetto, l’ascolto del prossimo. Concetti che, forse, erano troppo nobili ed elevati per chi ha girato quel video. Avete perso l’occasione di conoscere qualcosa di diverso rispetto ai vostri gretti orizzonti.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it