L’ARS HA APPROVATO LA LEGGE SUI FORESTALI

Approvata ieri sera all’Ars la legge sui forestali. Sono state individuate, in particolare, le risorse finanziarie che garantiranno adeguata copertura economica alla norma e consentiranno ai lavoratori di completare le proprie giornate lavorative. Ad esprimere soddisfazione l’on. Orazio Ragusa che ieri sera ha partecipato ai lavori d’aula e che ha contribuito a fare in modo che sulla questione non si perdesse più tempo. “Anche a fronte della protesta che da 48 ore si stava tenendo a Palermo – afferma l’on. Ragusa – era impensabile che si perdessero ulteriori giorni nel concretizzare le risposte che tutti si attendevano. Siamo riusciti a trovare la sintesi necessaria per ottenere l’approvazione della legge. Ma soprattutto sono stati individuati i fondi, circa 22 milioni e mezzo di euro, con cui si assicura continuità lavorativa a tutti i forestali, anche a quelli operanti nell’area iblea, sino al completamento dei giorni previsti per ciascuno degli avviamenti. Ricordo che si tratta dei 151isti, 101isti e dei 78isti che ultimeranno le giornate previste per legge che spettano a ciascuno di loro sulla base della iscrizione al collocamento. Non è stato facile raggiungere il traguardo ma alla fine ci siamo riusciti. E ritengo che l’aspetto più importante sia stato quello di assicurare una risposta a chi era in attesa da mesi per quanto riguarda le prospettive occupazionali”. L’on. Ragusa aggiunge che, per evitare la situazione di incertezza che si è prolungata sino ad ora, “per il 2015 sarebbe meglio attivare una adeguata pianificazione, cosa che potrà accadere solo se conosceremo da subito i fondi a disposizione. E ciò per meglio organizzare i lavori dei forestali. Aggiungo, in più, che secondo me potrebbe essere ampliato il raggio di azione di questi lavoratori. La politica dovrebbe fare in modo che gli stessi possano essere impiegati, ad esempio, nel recupero e nella messa a decoro di alcuni siti culturali, gli stessi di cui è disseminata la nostra regione (nell’area iblea penso, ad esempio, a Kamarina o a quelli di Giarratana, giusto per fare qualche esempio), oppure alla riqualificazione di aree come i giardini degli ospedali e degli istituti scolastici, per non parlare di interventi come quelli relativi al recupero di zone a rischio dal punto di vista idrogeologico con la ripulitura di canaloni e di alvei di torrenti. Un servizio integrativo a vantaggio della collettività che potrebbe senz’altro essere reso da questi lavoratori”.

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