L’APPLICAZIONE DELLA LEGGE ELETTORALE SULLA “DOPPIA PREFERENZA DI GENERE” IN SICILIA

 La settimana scorsa, veniva pubblicato un interessante articolo da parte della dott.ssa De Luca

Resp.le Pari Opportunità UDC Catania sul tema delle “doppia preferenza di genere”.

Lo scorso 8 marzo, infatti, la Camera ha dato il via libera al testo unico su “disposizioni per promuovere ilriequilibrio della rappresentanza di genere nei consigli , nelle giunte delle regioni e degli enti locali”.

 Tale battaglia bipartisan, obbliga da una parte i partiti politici ad adempiere al proprio mandato costituzionale, cioè quello di selezionare una classe dirigente di donne e uomini , da candidare ed inoltre, promuovere la rappresentanza femminile che è il 53% della popolazione ed è oggi rappresentato per meno del 15% degli eletti; dall’altra parte, attraverso tali disposizioni viene ribaltata la logica delle quote, partendo dal basso e promuovendo in modo attivo una reale presenza di donne nei luoghi decisionali laddove si forma il consenso

Le elezioni regionali della Campania hanno rappresentato attraverso l’applicazione della “doppia preferenza di genere”, un esperimento di successo, tramite la promulgazione della legge regionale n.4 del 2009, secondo la quale le donne elette all’interno del Consiglio regionale sono passate da 2 a 14 su 60 (dunque dal 3,35% al 23,3%), collocando la Regione Campania al primo posto quanto al numero di donne elette nel Consiglio Regionale.

Cosa intendiamo per “doppia preferenza di genere”? Attraverso la  “doppia preferenza di genere” l’elettore può esprimere due voti di preferenza, ma in questo caso , una delle due preferenze espresse deve riguardare un candidato del sesso opposto al precedente. Seppur non abbiamo ancora raggiunto quella democrazia paritaria, e dunque quelle pari opportunità, che la Costituzione ormai prevede ,( attraverso quel principio d’uguaglianza sancito  dall’art.51 ),  per la quale mi sono battuta pima in qualità di sindacalista, poi di Consigliera di parità di questa Provincia ed adesso da Presidente dell’Associazione C.S.D. Centro Servizi Donne, tuttavia ritengo di fondamentale importanza portare avanti una battaglia sull’applicazione della “doppia preferenza di genere” nella nostra Regione.

Dal momento  che una parità ancora non raggiunta, a cui si arriva sempre con enormi difficoltà, malgrado il proliferare di normativa in tal senso, deve tuttavia avere come base la valorizzazione delle differenze di genere per  rendere una società migliore. Per non palare del contesto siciliano laddove assistiamo ad un elevato tasso di disoccupazione ( sempre maggiore rispetto agli anni precedenti)  giovanile e femminile,  le giovani donne  con elevata scolarizzazione sono insoddisfatte poiché non vedono un futuro, le over 40 fuoriuscite dal mercato del lavoro sono disperate perché trovano   enormi difficoltà ad essere ricollocate nel mercato del lavoro e ad avere mirate ed adeguate politiche di welfare a sostegno delle famiglie; a questo va aggiunta una scarsa  applicazione della normativa per sostenere le  donne nella condivisione dei ruoli e dunque nella conciliazione e  gestione tra tempi di vita e di lavoro,  ed ancora uninadeguato utilizzo dei fondi europei che non ha certo aiutato non solo la nostra Regione, ma neanche la nostra Provincia in tema di occupazione e di politiche di welfare.

Pertanto, ritengo necessaria una modifica allo Statuto della Regione Sicilia che preveda l’applicazione della “doppia preferenza di genere”, per far si che se da una parte venga consentita una parità di genere necessaria in politica, dall’altra, una maggiore rappresentanza femminile si spenda anche e soprattutto per aiutare le donne attraverso concreti sostegni alle politiche per l’occupazione, alle politiche di welfare a favore delle famiglie anche attraverso la predisposizione di un piano regionale per l’occupazione volto alla partecipazione al lavoro delle donne.

 

Per quanto sopra, la mia Associazione sosterrà qualsiasi azione che si metterà in campo a partire dal nostro territorio e non solo, in collaborazione con deputati, segretari di partito,  rappresentanze femminili di partiti politici e del mondo dell’associazionismo, per l’applicazione presso il Parlamento della Regione Sicilia della legge elettorale sulla “doppia preferenza di genere”. 

 

*Presidente C.S.D. Centro Servizi Donne

 

 

 

 

 

 

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