L’ANGOLO DELLA POESIA

Aveva preso l’abitudine di sognare quando la vita diventava troppo arida. (K. Pancol – Lentamente fra le tue braccia]

Così sognare divenne l’unico rifugio nel quale riparare quella sua anima così martoriata che rendeva la sua vita cosi’ arida e ispida, irta e scoscesa.
Sognava l’Amore, l’Amicizia, la Lealtà…..le aveva rincorse una vita intera e ora s’accorgeva che solo nei sogni tutto ciò poteva assumere una parvenza di realtà, perchè la sua realtà fin’ora era stata ben diversa.
Solo amori rubati alla luna, amicizie sfinite e solo menzogne che venivano alla luce esplodendo in tutta la loro malvagità.
C’era da chiedersi perchè….

Ma le risposte rimanevano mute e così quella meravigliosa abitudine di sognare era l’unico appagamento per i suoi sensi.
I sogni pettinavano la sabbia dalle sue malinconie e limavano l’aridità della triste realtà quotidiana.
Così…quanti sogni, ad occhi aperti e chiusi, onirici e non, divini e infernali, sensuali ed innocenti.
Tutti i sogni del mondo e tutte le fiabe, le storie d’amore e d’amicizia che la sua mente e il suo cuore desiderava.
Scrisse tomi, un’intera enciclopedia di sogni e li narrò, li disegnò, li dipinse e li cantò ancora alla luna in quelle notti buie e stellate, davanti a quei vermigli tramonti e a quelle rosee albe sfumate coi colori dell’oro del sole che lento s’alzava illuminando un altro di quei suoi , ora resi meravigliosamente caldi , giorni della sua comunque bellissima esistenza che stava percorrendo in questo suo tempo a lei concesso per poter librarsi roteando nella incantevole giostra che e’ la vita!

Che forza hanno i sogni!!! 
Usano pennarelli ad inchiostro indelebile, rimangono inchiodati per sempre all’anima, incollati e fissati da magiche e luminose iridiscenze che fanno apparire tutto sotto una luce divina colma d’amore e d’infinito amore.

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