L’AMMINISTRAZIONE ABBATE E LO SCONOSCIUTO MONDO DELLO SPORT

Tra i primi atti del neo Sindaco della Città di Scicli si annovera la convocazione della Consulta Comunale per lo Sport. La rinascita della Consulta per lo Sport, così la definisce il Sindaco Giannone e a tal proposito ha invitato tutte le Associazioni, gli organi di autogoverno delle scuole, i sindacati e le Società sportive a segnalare un proprio rappresentante per la composizione dell’importante organismo.

A Modica, dove la Consulta per lo Sport è stata operativa per tanti anni, invece, pare sia una realtà sconosciuta all’Amministrazione Abbate come sconosciuto sembrerebbe parte del mondo dello sport e del tempo libero, con qualche eccezione. Invece, per le famiglie, lo sport e il tempo libero rappresentano significativi momenti di crescita e vere fucine per i propri ragazzi.

E’ vero che con fredde disposizioni il Sindaco ha messo a disposizione le palestre delle scuole ma è altrettanto vero che ha poi lasciato i problemi concreti sull’attuazione alle società e ai Dirigenti Scolastici.

La Consulta per lo Sport è prevista dallo Statuto Comunale ed esprime parere obbligatorio, ma non vincolante, su tutti i regolamenti Comunali che riguardano lo sport ed il tempo libero. Ma se questo è l’aspetto giuridico più importante della questione sul quale l’Amministrazione potrebbe giustificare la mancata convocazione (che cosa la convochiamo a fare se non ci sono regolamenti da trattare?), non è certamente il più importante sotto l’aspetto del dialogo e dell’ascolto del mondo sportivo. La Consulta per lo Sport è un organismo che, laddove venisse considerato funzionale e a questo punto crediamo proprio di no, consentirebbe all’Amministrazione e alle Società Sportive e a tutti gli enti che organizzano attività sportive e ricreative di affrontare le problematiche connesse. Darebbe l’opportunità all’Amministrazione di conoscere tutte le realtà presenti nel proprio territorio, e non solo le più importanti, ascoltando i loro rappresentanti.  Anche  perché dal confronto con la Consulta potrebbero nascere proposte di regolamenti comunali.

Tutti sanno che il Comune non può impegnarsi finanziariamente in favore dello sport , nel senso di dare contributi in denaro come avveniva in passato, ma sicuramente può venire incontro con altri strumenti consentiti dalle leggi diversificando il proprio intervento per discipline sportive. Si registra, invece, un totale disinteressamento generale e solo le Società che cercano il confronto bilaterale con l’Amministrazione riescono ad essere ascoltate, mentre il resto è chiaro che rimane totalmente fuori dal palazzo.

Auspichiamo che l’Amministrazione Comunale per il tramite del suo Assessore al ramo accolga per una volta in maniera costruttiva la critica che gli muoviamo e avvii presto tutte le procedure necessarie alla convocazione della Consulta per lo Sport, avviando un percorso di confronto virtuoso.

 

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