L’AMIU È ALLA FRUTTA E SI CONTINUA A NOMINARE NEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE.

Nonostante lo sfascio, l’inefficienza, i disservizi, gli sprechi, ecc… . Nonostante l’annuncio (sottolineamo annuncio), della messa in liquidazione del carrozzone AMIU,  la macchina del consenso e delle clientele continua a girare a ritmo costante.

Se la volontà è di chiudere l’AMIU nel breve tempo, che senso ha nominare nuovi amministratori?

Poco credibili sembrano le motivazioni addotte: “l’Amministrazione non ha trovato nessun dirigente disposto ad assumersi la responsabilità di traghettare l’AMIU verso la liquidazione”.

Se il problema è questo (noi non ci crediamo) si poteva ovviare in diversi modi:

1) affidare questo compito ad un Assessore della giunta (per esempio Gurrieri il quale, nella qualità di Assessore alla trasparenza, non solo avrebbe potuto guardare le carte che gli hanno negato, ma con la competenza che tutti gli riconoscono, avrebbe potuto svolgere il compito di guidare la transizione del servizio di igiene urbana nel migliore dei modi). Potevamo risparmiare sulle indennità (sicuramente misere) che invece si devono corrispondere ai membri del nuovo Consiglio di Amministrazione.  UN OCCASIONE PERSA PER DARE UN SEGNALE DI RIGORE E DI BUONA AMMINISTRAZIONE.

2) respingere le dimissioni del Consiglio di Amministrazione uscente. D’altra parte, perchè  mai si sono dimessi? La sign. Del Guercio e Siggia sono dei fedelissimi militanti PD ed avrebbero potuto garantire l’esecuzione delle linee politiche dettate dalla amministrazione in merito alla road map tracciata, che porta alla liquidazione dell’AMIU.

3) affidare il compito all’attuale Direttore, Giuseppe Spalla (già Adeguatamente remunerato), ex Presidente del CdA. Di certo una garanzia ed avremmo risparmiato.

Invece si è preferito nominare nuovi nomi, nel senso di fedelissimi che in questa nuova legislatura non avevano trovato collocazione. In questo modo, specie in piena campagna elettorale per le regionali con Fabio Nicosia candidato, non si sconvolge nulla, si attivano nuove energie ed il carrozzone clientelare dell’AMIU continuerà a svolgere il suo onesto ruolo di MACCHINA DEL CONSENSO.

 

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