L’’AFFAIRE DELLA STATUA DELL’ATLETA

Non si può dire che a Ragusa non ci sia sensibilità per le opere d’arte, se si va a leggere quanto interessamento ci sia stato attorno alla scultura in bronzo, rame con anima in ferro, dell’artista ragusano Nunzio Di Pasquale, la Statua dell’Atleta. Una volta componente essenziale della omonima fontana che abbelliva l’angolo di via Natalelli, in corrispondenza di uno degli ingressi dell’indimenticato stadietto di Villa Margherita, una volta campo di basket al’aperto, dove per anni si poté assistere alle epiche gesta dei campioni della Virtus Ragusa, poi riconvertito a campo centrale del Circolo del Tennis.

L’opera, oltre a essere, forse, una delle più note dell’artista, è senza dubbio la più maestosa e più facilmente comprensibile nel significato.

Già alla fine del mese di luglio un nostro lettore aveva sollecitato il riposizionamento dell’opera, sull’argomento si era anche buttato, subito dopo il dirigente provinciale di un partito politico che sollecitava anch’egli una restituzione dell’opera alla pubblica fruibilità, presentando una vecchia foto del manufatto ripreso all’epoca in cui fu, momentaneamente, conservato in uno degli spazi esterni della Scuola Regionale dello Sport.

E proprio con il Presidente della Scuola, il prof. Rosario Cintolo, anche Delegato Provinciale del Coni, nonché Consigliere Comunale nella passata amministrazione, abbiamo voluto definire quello che in questa occasione, è appropriato definire come ‘stato dell’arte’, sulla questione.

Il prof. Cintolo è stato prodigo di particolari, in quanto parte attiva nel recupero, restauro e possibile sistemazione della Statua.

Dopo lo spostamento dalla sua vecchia sede, la statua fu conservata in uno dei depositi comunali, ma, subito dopo il prof. Cintolo si preoccupò di conservarla all’interno della Scuola Regionale dello Sport, intenzionato non solo a trovare una successiva idonea sistemazione quanto piuttosto a sottoporre l’opera ad un attento lavoro di restauro.

Grazie all’interessamento di Cintolo e alla grande disponibilità di alcuni imprenditori locali, che si mostrarono assai sensibili per il progetto,  la statua fu portata presso l’Azienda OMET che assicurò un attento restauro, offrendosi di effettuare il tutto gratuitamente. Determinate fu anche l’intervento del sig. Battaglia, altro noto imprenditore locale, che mise a disposizione mezzi e maestranze specializzati per il trasporto della Statua dalla Scuola alla sede della OMET.

Nel frattempo Cintolo, confrontandosi anche con gli amministratori del tempo e facendo tesoro di numerosi suggerimenti di tanti sportivi, identificava il sito idoneo per la nuova collocazione, precisamente la rotatoria all’imbocco della via Magna Grecia, via d’ingresso alla Scuola dello Sport e alla annessa Palestra Federale di Ginnastica, al Maneggio Comunale, alla Piscina e al Pala Minardi.

A tal fine faceva anche predisporre idoneo progetto per la collocazione, trovando ancora una volta l’imprenditore disponibile alla gratuita realizzazione. Il sig. Mercorillo della RESART si è offerto per la realizzazione delle opere edili necessarie al posizionamento della statua, nonché per l’installazione di un impianto di illuminazione e  l’allestimento del prato verde sulla superficie della rotatoria.

La precedente amministrazione aveva assicurato quanto di sua competenza per la nuova sistemazione, il prof. Cintolo si dice certo che anche il Sindaco Piccitto si renderà disponibile per far sì che l’opera venga restituita presto alla città, contribuendo, nel contempo ad abbellire una zona della stessa assai frequentata, anche alla luce dei cordiali e collaborativi rapporti che si sono instaurati, improntati alla reciproca stima, per fare il punto sulle diverse problematiche legate al mondo dello sport.

La Statua dell’Atleta, al momento, riposa all’interno degli stabilimenti della OMET, ma scalpita per tornare…sul campo !

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