La zona artigianale di Ispica al traguardo. Al via la gara di appalto per le opere di urbanizzazione

Un evento storico che arriva dopo venti anni. Lungaggini durate proprio venti anni ma che alla fine si lasciano dietro ritardi ed indecisioni. La CUC di Comiso, acronimo che sta per Centrale unica di committenza, si è detta disponibile ad espletare le procedure di gara per affidare i lavori. Il sindaco Innocenzo Leontini definisce questo passaggio “un evento storico” di grande soddisfazione.

Ufficialmente sarà la CUC di Comiso a curare le procedure di gara.

“Dopo l’acquisizione delle aree, con l’immissione in possesso da parte del Comune, era questo il passaggio che si attendeva per entrare nella fase realizzativa. Dopo più di vent’anni dallo stanziamento dei fondi ex Insicem, determinato proprio da una legge che mi sono intestata nella mia attività di parlamentare – spiega Innocenzo Leontini – la cittadella del lavoro sorgerà a beneficio di tutti gli artigiani i quali disporranno finalmente di un’area attrezzata per la realizzazione delle loro attività. Ispica si avvia ad una sistemazione moderna e funzionale di tutti gli insediamenti, capannoni e strutture che serviranno agli artigiani e industriali ispicesi a sviluppare le loro attività imprenditoriali. Un impulso al raggiungimento di tale storico risultato ha dato il lavoro dell’assessore Tonino Cafisi con il quale abbiamo perseguito l’obiettivo con incalzante continuità con l’apporto fondamentale degli uffici. Come dicevo il traguardo è storico e la soddisfazione grande”.

Sulla nuova zona artigianale di Ispica la Cna locale e provinciale ha lavorato parecchio.

Già nei mesi scorsi il segretario territoriale Cna Ragusa, Carmelo Caccamo, era intervenuto parlando di grande intuizione avuta proprio dall’organizzazione di categoria: “quella intuizione, maturata nella sede della Cna di Ispica, di stralciare l’iter della zona artigianale dall’iter di approvazione del Piano regolatore generale, separazione che di fatto ha consentito di tracciarne un percorso più rapido e lineare rispetto ai ritardi e alla farraginosità dei Prg siciliani”.

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