LA VOCAZIONE

Il Vieni di Dio, l’Eccomi dell’uomo: “ Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi!!…”

Dopo l’incisivo discorso di Papa Francesco,  in cui accennava a suore e preti alla guida di auto costose,mi è venuto in mente di scrivere alcune mie riflessioni integrate da alcune citazioni .

Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito ….”…. non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituito perché andiate a portare il frutto e il vostro frutto rimanga…” (Gv 13,16)

Nel suo grande progetto d’amore verso l’Umanità, Dio vuole che tutti i suoi figli collaborino con Lui e ad ognuno  concede dei doni (o “talenti”, come li chiama Gesù) che si devono far fruttare.

Questi doni sono le svariate capacità e inclinazioni che ognuno di noi possiede per natura, o perché le ha sviluppate con lo studio e  con l’applicazione.

Per svolgere un  ruolo nella vita sociale al servizio degli altri, c’è comunque un dono importante La Vocazione, o chiamata da parte di Dio.  Una particolare vocazione è la chiamata al Servizio radicale del Signore nella Chiesa. Questa è la chiamata al Sacerdozio.

I sacerdoti sono quegli uomini che, secondo l’esempio di Gesù, si mettono direttamente a sua disposizione o a disposizione della sua Chiesa.

L’altra Vocazione particolare è quella religiosa.

I Religiosi sono persone, uomini o donne che vivono una vita di comunità, nei conventi o nelle Case Religiose, per praticare le tre Virtù: quella dell’Obbedienza, della Povertà e della Carità, sempre al servizio del Popolo di Dio.

Una di queste comunità è quella delle Suore Orsoline, mi piace citarle perché è di questi giorni la notizia che Suor Cristina Scuccia (Orsolina,  originaria di Comiso) ha vinto il Good News Festival e il Premio della Critica TV2000 a Roma con la canzone che ha composto “ Senza la tua voce”. Suor Cristina è stata premiata da Lorella Cuccarini Presidente della giuria, il 23 giugno 2013.  

La Suora ha frequentato la Star Rose Academy, una scuola di spettacolo nata per desiderio di Madre Carmela Distefano, che è la Superiora Generale delle Orsoline, originaria di Santa Croce Camerina, che ha aperto i battenti qualche anno fa a Roma e che ha come obiettivo quello “di diffondere la luce con l’arte nelle tenebre della cultura contemporanea” come spiega Elisabetta Giordano della Segreteria delle Suore Orsoline. 

L’Accademia vanta tra i docenti nomi di tutto rispetto quali: Claudia Koll, Rita di Lernia, Ugo Bentivegna Alexander Stepkine , Franco Simone et altri e programmi che vanno dal teatro, al canto, alla danza, alla storia dell’arte.

I Religiosi, praticando le  tre virtù citate, sono chiamati a dare testimonianza, ricordando che le cose di questo mondo: il Potere, la Ricchezza e i Piaceri,  sono destinati a passare e che tutti siamo in attesa dei Beni della Vita eterna in Paradiso.

Città del Vaticano, Piazza San Pietro o Università Ecclesiastiche, quando vi si raccolgono i religiosi di ogni Ordine sembrano trasformate in palcoscenici dove si svolgono sfilate di moda, una primavera di colori, Domenicani, Francescani, Cappuccini, Carmelitani, Agostiniani, Orsoline.

Dietro tutte quelle stoffe “sacre” ci sono le varie risposte ad un’unica CHIAMATA. Dietro quelle stoffe c’è il consacrato o la consacrata.

Sono abiti che sono stati indossati, la prima volta, il giorno della vestizione. Da quel giorno è iniziata la loro AVVENTURA RELIGIOSA che si concretizza tutti i giorni nelle loro opere.

Ogni stoffa contiene l’indicazione dello schema di vita che si abbraccia. Ogni stoffa contiene il SI’ al Signore.

In un tempo di contestazione universale, in cui sono messi in discussione i valori tradizionali, sembra che la vocazione non abbia più posto nella società. Sembra che la vita Religiosa venga reputata come cosa di tempi passati. Antistorica. Sono pochi e/o poche le persone che la ricercano  e la scelgono come sistema di vita.

Il loro numero diminuisce giorno dopo giorno. La diminuzione delle Vocazioni verso la vita consacrata sta diventando preoccupante.

Parecchi Conventi, una volta pieni di Frati o Suore, ora sono vuoti o abbandonati, o destinati ad altri usi.

Ma nonostante tutto la Vita religiosa resta una realtà sempre viva ed attuale, che quando riesce a inserirsi tra la gente porta serenità, partecipazione e vicinanza ai dettami religiosi, come l’esempio che ci ha dato la Star Rose Academy, dove le Suore con a capo una intraprendente Madre Generale si tuffano nella vita sociale e inserendosi nel tessuto sociale portando la parola di Dio tra gli uomini.

Aggiornata nei modi, ma ancora valida per il messaggio cristiano che propone e per le verità che restano immutabili, la scelta di Cristo, del silenzio, della povertà e dei voti, vanno visti come una scelta di libertà personale.

I conventi oggi sono spesso mete turistiche. Sono ricercati per quella pace e serenità che offrono, sono l’ambiente ideale per chi ancora vuole ritrovarsi con se stesso e cercare un dialogo interiore  con Dio.

Offrono il modo di stare vicino a queste stoffe colorate, avere un contatto umano che fa capire che non sono uomini o donne “strane”..

In molte case religiose si trova la Scritta ideale: Hic domus dei et porta coeli. Qui  è la vera pace e l’antro del paradiso!

…. Chissà se un giorno, non passi il Signore, com’ è passato per tanti altri che ti hanno preceduto, e ti dica VIENI!, e tu non gli dica ECCOMI! E lo seguirai …..

Donami, Signore, ogni giorno la capacità di consegnare la mia vita alla potenza del tuo Vangelo”.

Cardinale Martini

                                                                                                                            

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