È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
LA UGL PLAUDE ALL’APPROVAZIONE DA PARTE DEL SENATO DEL DDL
09 Ago 2016 05:49
Il provvedimento, che ora sta passando alla Camera per il voto finale, non si limita al pur necessario inasprimento delle pene per i caporali e per i datori di lavoro che sfruttano il lavoro nero, ma a queste misure siano state affiancate altre come il rafforzamento della Rete agricola del lavoro di qualità, già prevista con la misura “Campo libero” operativa dal 1° settembre dello scorso anno. E’ prevista la responsabilità diretta del datore di lavoro, la semplificazione degli indici di sfruttamento e la possibilità di commissariamento dell’azienda. Vengono inoltre inseriti disposizioni sulla Rete del lavoro agricolo di qualità e un piano di interventi a supporto dei lavoratori che svolgono attività stagionale di raccolta dei prodotti agricoli. Prevista la pena della reclusione da uno a sei anni per l’intermediario e per il datore di lavoro che sfrutti i lavoratori.. Se poi i fatti sono commessi mediante violenza e minaccia la pena aumenta da cinque a otto anni ed è previsto l’arresto in flagranza. Si precisa che costituiscono indice di sfruttamento, se ripetute, la corresponsione di retribuzioni difformi dai contratti collettivi e la violazione delle norme sull’orario di lavoro e sui periodi di riposo. Altri parametri presi in considerazione le violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, la sottoposizione a metodi di sorveglianza o situazioni di particolare
Interviene Gianna Dimartino, Reggente di UGL Ragusa: « Come Ugl già da anni lottiamo per contrastare questo grave fenomeno, anche con importanti iniziative su tutto il territorio nazionale, La nostra agricoltura è di alto livello e va tutelata con leggi come questa che difende non solo i lavoratori ma anche le aziende agricole sane che operano nella regalità( e sono tante), e che subiscono per prime gli effetti devastanti della concorrenza sleale basata sul lavoro nero e lo sfruttamento della manodopera da parte dei caporali. Per la prima volta si decide di estendere le finalità del Fondo antitratta anche alle vittime del delitto di caporalato, considerata la omogeneità dell’offesa e la frequenza dei casi registrati in cui la vittima di tratta è anche vittima di sfruttamento del lavoro.».
.Viene quindi rafforzata la operatività della Rete del lavoro agricolo di qualità, creata nel 2014 con il provvedimento Campolibero e attiva lo scorso 1 settembre 2015. Con la norma si estende l’ambito dei soggetti che possono aderire alla Rete, includendovi gli sportelli unici per l’immigrazione, le istituzioni locali, i centri per l’impiego, i soggetti abilitati al trasporto dei lavoratori agricoli e gli enti bilaterali costituiti dalle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori in agricoltura. Allo stesso tempo si stabilisce l’estensione dell’ambito delle funzioni svolte dalla Cabina di regia della Rete stessa, che è presieduta dall’Inps e composta da rappresentanti di sindacati, organizzazioni agricole e Istituzioni.
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