LA STORIA INFINITA: I MARO’ ITALIANI

Tutti preoccupati della situazione politica italiana, della “guerra dei roses”tra Bersani e Grillo, delle imminenti nomine alla camera e al senato, i nostri due Marò accusati di aver ucciso due pescatori, scambiati per pirati, combattono con la Corte di giustizia dell’India. La storia è infinita ma lo Stato Italiano ha deciso che loro, in congedo elettorale in Italia, non ritorneranno in India, in quanto devono essere processati in Italia. A detta del Comandante, non sono stati i due marò italiani a uccidere i pescatori ma gli indiani. Lo afferma a Radio Capital Carlo Noviello, comandante in seconda dell’Enrica Lexie a bordo della quale si trovavano Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Noviello ricostruisce così le fasi della vicenda: “eravamo sul ponte. Quando la barca si è avvicinata a 100 metri, Latorre ha fatto le segnalazioni ottiche, poi ha mostrato il fucile. Ma loro continuavano imperterriti ad avvicinarsi, in una chiara manovra d’abbordaggio. E allora Girone e Latorre hanno sparato. In acqua, però. Quando la barca si è allontanata, col binocolo abbiamo visto che erano armati ma non era morto nessuno, e le due persone, fuori dal cabinato, erano ancora in piedi”. “Dopo – aggiunge il comandante – c’é stato un altro scontro a fuoco, fuori dal porto, con la guardia costiera locale di Koci. Penso che i due pescatori morti fossero quelli. E per coprire questo errore siamo capitati noi di mezzo. Anche perché la guardia costiera di Mumbai, quando mi ha telefonato, mi ha detto esplicitamente di entrare a Koci perché loro avevano catturato due barchette sospette pirata e volevano il nostro eventuale riconoscimento. Ci hanno fatti avvicinare con l’inganno”. La nave italiana infatti era “a venti miglia e mezzo, in acque internazionali – assicura Noviello – La posizione l’ho messa io sulla carta”.

Certamente, questa dei due marò italiani sta diventando, anzi, è diventato un caso internazionale, tra contrasti fra l’India e l’Italia, in cui interviene ,anche, l’Onu.  In India, diverse  le manifestazioni dei pescatori contro i marò, ma siamo sempre più consapevoli che i nostri marò, pur avendo sparato, non volevano colpire i pescatori. Oltretutto, dalle dichiarazioni del comandante, probabilmente non sono stati loro a colpire , ma gli stessi indiani. Si sono voluti trovare i capri espiatori? Si vuole colpire l’Italia?

Sappiamo solamente che non si possono tenere per anni due persone sotto accusa. I diritti della persona vanno rispettati. Sembra che l’India sia poco rispettosa dei diritti dell’uomo!

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