È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
LA SOLITA “ARIA FRITTA”
10 Apr 2015 18:51
La nuova moratoria sui mutui e sui finanziamenti alle imprese ed alle famiglie è stata approvata nei giorni scorsi in base ad un accordo tra l’Abi, Associazione bancaria italiana da un lato, e le Associazioni dei consumatori e delle imprese dall’altro. Non tutte le Associazioni dei consumatori hanno però aderito all’accordo. Tra queste ci sono le Associazioni Codici – Centro per i Diritti del Cittadino ed Assoutenti che contestano apertamente il fatto che l’Abi si sia sostanziamente sostituita ai ministeri competenti, quello dell’Economia e delle Finanze, e quello dello Sviluppo Economico che non hanno dato sinora piena esecutività, con gli appositi decreti attuativi, a quella che doveva essere la vera moratoria rappresentata dalla possibilità di chiedere ed ottenere senza costi aggiuntivi la sospensione dei mutui e dei finanziamenti per un periodo pari a ben tre anni. Ecco perché congiuntamente, con una nota, da un lato Codici – Centro per i Diritti del Cittadino ed Assoutenti bollano l’accordo dell’Abi sulla moratoria come ‘fuorilegge’, e dall’altro hanno provveduto nell’immediato ad inviare a Palazzo Chigi una lettera nella quale si chiede al Governo italiao di convocare un tavolo per chiarimenti sulla questione.
Codici – Centro per i Diritti del Cittadino ed Assoutenti sono chiaramente anche deluse visto che, grazie alla Legge di Stabilità numero 190 del 2014, in corrispondenza del comma numero 246 dell’articolo 1, i cittadini avrebbero finalmente potuto fruire della sospensione dei debiti per tre anni andando a presentare una semplice istanza senza che gli istituti di credito potessero andare a cambiare liberamente le condizioni. Secondo Ivano Giacomelli di Codici, e Furio Truzzi di Assoutenti, i criteri della nuova moratoria Abi sono troppo stretti e, rispetto ad una Legge in vigore ma non esecutiva a causa dell’assenza dei decreti attuativi, riduce enormemente quelli che sono i diritti dei consumatori e non potrà fungere da stimolo per il rilancio dei consumi.
Come al solito lo Stato italiano fa il forte con i deboli e il debole con i forti. Addirittura l’ABI (associazione bancaria italiana) ha praticamente sostituito il Governo nel tavolo di concertazione della moratoria. Siamo alle solite, che lo Stato italiano dove c’è da prendere denaro (oltre il 70% del guadagno) dai contribuenti bussa fino alla porta di casa, invece, quando ci sarebbe da far rispettare i diritti e la libertà dei cittadini, delle famiglie e delle imprese italiane diventa un vero e proprio Latitante. Senza dimenticare i continui e scapestrati tagli nella Sanità, nella Pubblica Istruzione, nelle Forze dell’Ordine, nella giustizia, nella ricerca e nell’Innovazione Tecnologica.
Questo modo di agire risulta inaccettabile, scandaloso e vergognoso.
Se lo Stato italiano esiste… Batta un colpo!
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