LA SITUAZIONE DELLA RACCOLTA RIFIUTI A SCICLI

In seguito a notizie di stampa riteniamo di intervenire per diradare alcune inutili ombre, almeno per quanto riguarda atti commessi dalla ultima  Giunta Susino nel periodo di vigenza.

Per quanto riguarda il cosiddetto “certificato antimafia” a carico della ditta concessionaria del servizio di raccolta dei rifiuti, esso è stato richiesto nel periodo estivo (luglio 2014) dalla Giunta alla Prefettura di Ragusa, attraverso lettere sottoscritte dal Sindaco. La richiesta trovava motivazione nell’affidamento del servizio di raccolta rifiuti urbano in regime di proroga (luglio – dicembre 2014).

L’insistenza della Giunta era dovuta anche al presentimento che la mancata richiesta, da parte della Ditta, delle certificazioni dei crediti vantati presso il Comune di Scicli  – certificazioni che avrebbero potuto consentire il rapido finanziamento bancario alla Ditta stessa per il pagamento delle giuste spettanze ai lavoratori dipendenti – potesse essere connessa ad una qualche impossibilità formale ad ottenere tali certificazioni.

In assenza di risposta, il “contratto di sottomissione”  (così si chiama, trattandosi di proroga di contratto in essere) è stato regolarmente sottoscritto dal Comune e dalla Ditta dopo i trenta giorni di attesa previsti dalla norma vigente in materia di contratti pubblici.

Vogliamo aggiungere che l’Assessore al Bilancio del tempo pose forte attenzione  sulle prescrizioni normative connesse alla esecuzione dei controlli sulla completezza della documentazione (compresa l’antimafia) per contratti in essere e per i rinnovi, il tutto  con proprie lettere regolarmente  protocollate ed inviate sia al Segretario comunale (responsabile dei controlli interni) sia al Servizio contratti.

In altre parole, la Giunta chiese espressamente e per iscritto agli Uffici e  in particolare al Segretario Comunale, che per legge è coordinatore in capo delle procedure anticorruzione, di porre la massima diligenza nel completare le documentazioni antimafia per tutte le Ditte con le quali il Municipio aveva sottoscritto contratti per beni o servizi che rientrassero nelle condizioni previste dal codice degli appalti D. Lgs n. 163/2006, che contempla gli adempimenti antimafia a partire dall’art. 247.

La cosiddetta “Interdittiva Antimafia” a carico della Ditta e della quale si parla è pervenuta ora, a febbraio, a rapporto di lavoro completamente chiuso.

Sull’argomento “antimafia” e “Ecoseib” non vi è altro da aggiungere.

Sull’”affidamento temporaneo ed urgente”, il rammarico dell’Assessore all’Ecologia del tempo è quello di non essere riuscito a provvedere a tale affidamento già alla scadenza del 30 giugno 2014, per l’impossibilità di procedere a tanto da parte degli Uffici preposti, allora completamente assorbiti dalla formulazione del nuovo bando di gara settennale, operazione delicatissima che andava conclusa prima del ferragosto di quell’anno.

L’affidamento temporaneo, di durata pari a sei mesi, è procedura del tutto prevista dalla norma nell’attesa della gara definitiva – gara che potrà svolgersi solo dopo che la Regione darà parere positivo alla documentazione  inviata nei primi giorni di agosto 2014 dal Comune – e sarà bene ricordare quello che è già ampiamente conosciuto dai lettori per essere stato oggetto di più note di stampa, ovvero che proprio la ditta Ecoseib è stata eliminata dalla procedura di gara per non aver correttamente esibito parte dei documenti prescritti.Da tutto ciò si evince una situazione sotto controllo da parte della Giunta uscente sul tema dei rifiuti e più in generale dei contratti per quanto riguarda il periodo del proprio operato. Un insieme di azioni chiare, trasparenti e documentate che nel loro insieme forniscono a favore della città di Scicli un quadro di elementi tutt’altro che fosco

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