LA SEL DI MODICA SUL BILANCIO DI PREVISIONE

    Il bilancio di previsione per l’anno 2011, approvato dalla maggioranza Pd e Mpa, assieme a Np, nella seduta di oggi del Consiglio Comunale, seduta resasi necessaria per il rinvio della precedente a causa della sopravvenuta mancanza del numero legale, sembra rappresentare, dopo tre anni di coerente politica di risanamento finanziario, una pericolosa battuta d’arresto, o peggio, una inversione di tendenza.

    Infatti, oltre all’eccessivo ritardo con il quale il documento contabile è arrivato in Consiglio, peraltro privo del percorso di concertazione con i Sindacati, come denunciato dalla Cgil, si presenta con un incremento delle spese correnti di otto milioni di euro rispetto al bilancio 2010.

    Invece di proseguire con determinazione in una politica di contenimento della spesa, come è doveroso per un comune strutturalmente deficitario, si incrementano le spese, alle quali, ovviamente occorre controbilanciare le entrate.

   In questa direzione in un bilancio approvato dopo nove mesi dall’inizio dell’esercizio e a distanza di tre mesi dalla chiusura dell’anno, quando ormai ci si può considerare in una fase di preconsuntivo, per compensare le maggiori spese, vengono previste nuove e maggiori entrate per circa sei milioni di euro che dovrebbero provenire da accertamenti Ici e Tassa rifiuti degli anni precedenti, a seguito di una azione rivolta a ridurre l’evasione.

   Siamo i primi a ritenere non più rinviabile l’obiettivo di fare emergere il sommerso nel campo dei tributi, ma, come dimostrato dall’esperienza di questi anni, le procedure hanno bisogno di determinazione, costanza e tempi che vanno ben oltre la fine dell’anno, i cui effetti positivi potranno aversi solo nel medio e lungo periodo, mentre alle spese occorre immediatamente fare fronte, con il rischio serio di alimentare una pericolosa spirale di carenza di liquidità, con conseguente ricorso alle anticipazioni di tesoreria, ad aumento del costo degli interessi e al permanere del ritardo nei pagamenti dei dipendenti e dei fornitori.

   La vicenda del fitto del Tribunale o dei ruoli esattoriali dovrebbe richiamare tutti ad una maggiore prudenza e cautela.

   Coerentemente con quanto sostenuto in tutti questi anni, avvertiamo il dovere, nell’interesse della città, di esprimere tutta la nostra preoccupazione su un possibile aggravarsi della emergenza finanziaria e di invitare l’Amministrazione Comunale a riprendere il percorso virtuoso del risanamento.  

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