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LA SCORCIATOIA PER LA VICEPRESIDENZA DEL CONSIGLIO ?
10 Set 2013 09:54
Prima ‘vera seduta del Consiglio Comunale, sia pure dedicata all’attività ispettiva, quasi esclusivamente alle comunicazioni, con una sola delle tre interrogazioni all’ordine del giorno esaminata e le altre rimandate per l’assenza di firmatari e assessori competenti, interrogazioni che, comunque, hanno visto la risposta dell’Amministrazione entro i trenta giorni indicati dal Regolamento.
Una seduta dai contenuti non certo esaltanti, dominata dalla comunicazione in apertura della signora Elisabetta Marino, consigliere comunale, eletta nelle liste di Ragusa Domani, una delle liste civiche che in campagna elettorale appoggiava il candidato Sindaco Giovanni Cosentini, che ha comunicato, ufficialmente in Consiglio, l’abbandono del Movimento, dichiarandosi, al momento, indipendente e confluendo, di conseguenza, nel gruppo misto che va a essere istituito per accoglierla.
Una decisione che ha colto di sorpresa tutti e, nella fattispecie, i vari componenti delle opposizioni consiliari. Nel corso di una breve pausa dei lavori consiliari, obbligata per cercare di porre rimedio al alcuni gravi inconvenienti tecnici all’impianto microfonico, inspiegabilmente non controllato prima della seduta, la Marino non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Solo dal successivo intervento di Peppe Lo Destro, l’altro consigliere della Lista Civica Ragusa Domani, sono emersi quelli che potrebbero essere i motivi della rottura, che sarebbero da riferire ai problemi nelle commissioni dove la Marino avrebbe fatto incetta di cariche come componente delle stesse, lasciandone una sola al compagno di partito.
Trapelano, comunque, indiscrezioni di un certo malessere all’interno della formazione che fa capo, indirettamente alla componente di Territorio dell’on.le Di Pasquale: forse si è voluto prevenire ogni eventuale forma di delegittimazione che poteva arrivare dai vertici del movimento, più realisticamente si può arrivare a pensare che la mossa della Marino possa essere conducente alla vicePresidenza del Consiglio ancora da determinare, conoscendo la storia politica della Marino non è desueto pensare che abbia deciso di andare da sola verso un obiettivo, infischiandone di direttive di partito e strategie delle componenti di opposizione.
Da un punto di vista tecnico la scissione della componente di Ragusa Domani determina non poche variazioni: la questione è stata sollevata con apposito intervento dal consigliere Tumino, univoca è stata la risposta del Presidente del Consiglio e del dott Lumiera, nella qualità di vice Segretario Generale che presiedeva la seduta del Consiglio.
Si forma il gruppo misto, per accogliere il consigliere dichiaratosi indipendente, ciò significa che ci sarà un altro capogruppo e un altro componente per ogni commissione. Lo Destro rimane unico consigliere di Ragusa Domani, non ha sostegno l’ipotesi, avanzata da qualcuno che, trovandosi da solo nel gruppo, non per determinazione degli elettori ma per abbandono di altri eletti, avesse dovuto confluire, pure lui, nel gruppo misto.
Secondo queste indicazioni, in teoria, potrebbero esserci delle nuove maggioranze nelle commissioni, anche tali da far decadere i Presidenti da poco eletti: mentre prima si fronteggiavano due componenti, una facente capo alla maggioranza consiliare (6 Cinque Stelle, 1 Partecipiamo e 1 Città) e una delle opposizioni (1 Territorio, 1 Ragusa Domani, 1 Megafono, 1 PDL, 1 Movimento Civico, 1 UDC, 1 PD, 1 Idee per Ragusa), entrambe formate da 8 consiglieri, potrebbe scattare il voto in più per le opposizioni, sempre che il nuovo componente del gruppo misto non possa scegliere di fare accordi particolari forte della sua nuova indipendenza.
Per alcuni si è aperta una fase di mercato per poltrone e incarichi di vario tipo: un aspetto non certo esaltante della nuova politica fatta di rinnovamento e abiura dei vecchi metodi.
Ai protagonisti il compito di sgombrare il campo da ogni illazione con comportamenti lineari e trasparenti.
Altrimenti ogni commento sarà giustificato.
Cesare Pluchino
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