LA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO RAGUSA OGGETTO DEL “FORUM” A CURA DEL QUOTIDIANO LA SICILIA

I temi della campagna elettorale appena conclusa tornano prepotentemente protagonisti del confronto pubblico promosso dalla redazione di Ragusa del quotidiano La Sicilia, in collaborazione con l’agenzia MediaLive.

Presenti a questo “Forum”, condotto da Michele Nania, responsabile della redazione di Ragusa de La Sicilia, quattro dei cinque deputati iblei eletti alle regionali dello scorso 28 ottobre: Orazio Ragusa, Nello Dipasquale, Giorgio Assenza e Pippo Digiacomo. Ha declinato l’invito l’esponente del Movimento cinque stelle Vanessa Ferreri. 

Idee, progetti ed impegni concreti per la ricostruzione del  “Modello Ragusa”, questa la domanda di fondo posta agli ospiti. Grandi attese ma, come ha chiarito in apertura Nello Dipasquale, ancora è troppo presto per poter stilare un cronoprogramma delle priorità da attenzionare.

“Sono abituato a dire le cose come stanno – afferma il capogruppo all’Ars di Territorio – e non posso parlare oggi di impegni concreti. Ancora non siamo stati proclamati; ancora non esiste un governo regionale; non siamo entrati nemmeno in aula”.

Nessuna novità quindi, solo buoni propositi verso i grandi temi ricordati uno ad uno nel corso dei numerosi interventi dei rappresentanti delle principali associazioni di categoria e dei sindacati: le infrastrutture, l’università, l’accesso al credito per le piccole e medie imprese, il lavoro.

I neo-eletti si sono detti disponibili al lavoro di squadra, al di là delle barricate politiche, per le principali battaglie in difesa del territorio ibleo. Primo nodo da sciogliere sicuramente l’apertura dello scalo aeroportuale di Comiso.

“Vigileremo con molta attenzione – assicurano sia Digiacomo che Assenza – fino alla conclusione di questa tormentata fase di avvio”.

Priorità anche per la questione università. “Ormai siamo vicini alla firma della convenzione che salverà almeno la facoltà di Lingue a Ibla – afferma Orazio Ragusa – ma dobbiamo snellire la macchina strutturale che fino ad oggi ha gestito questa problematica. Abbiamo dovuto sostenere convenzioni esagerate i cui costi non possono essere più sopportati dalla provincia ed il comune ibleo, unici due soci rimasti all’interno del consorzio universitario”.

“Il consiglio di amministrazione del Consorzio, formato da una serie di personaggi tutti provenienti dalla politica – aggiunge Assenza – si è rivelata una macchina amministrativa troppo onerosa i cui costi impropri sono stati riversati sulla comunità iblea”. 

Un’azione politica coraggiosa quella chiesta ai quattro onorevoli dai rappresentanti iblei di Commerfidi, Cna, Confesercenti, Confcommercio, Coldiretti, oltre ad un impegno serio a riallacciare i fili delle politiche di sostegno all’economia siciliana sepolti tra le macerie del governo Lombardo.

“Intendiamo vivere il ruolo di parlamentari appieno – conclude Nello Dipasquale – disponibili al confronto con il territorio. La campagna elettorale si é finita e nessuno di noi ha ancora tempo da perdere. Si é parlato di tutto, le risposte le iniziaremo a trovare il giorno in cui entreremo a Sala d’Ercole. Abbiamo il piacere e il dovere di provarci”.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it