LA RETE DEGLI STUDENTI SI MOBILITA CONTRO IL GOVERNO

In occasione della “Mobilitazione Nazionale Studentesca” indetta per il 07 Ottobre , la “Rete Degli Studenti Medi” ed i rappresentanti d’istituto delle scuole superiori di Vittoria (Rg) organizzano un corteo che attraverserà la città. Il percorso inizierà da P.za Gramsci alle 08:30, proseguirà per la Via Firenze, Via Cavour, P.zza Del Popolo, Via Rosario Cancellieri, Via Goito, Rotonda P.za Sei Martiri, Via Dei Mille e termine del corteo alla Villa Comunale dove si proseguirà il tutto con interventi delle associazioni studentesche e di tutti coloro che aderiranno alla mobilitazione.

Un coro unico partirà dagli studenti di tutta la nazione in nome del diritto allo studio e della paura di non avere un fututo ricco di prospettive, se non all’estero.

“Da Bolzano a Palermo passando per Padova, Venezia, Bologna e Roma – recita il comunicaro della rete studenti medi – vogliamo far vedere i danni che questo governo ha causato alle nostre scuole e al nostro futuro. Il 7 Ottobre le studentesse e gli studenti scenderanno in piazza per dare i numeri a questo Governo.

Siamo stufi di stare in disparte, di sentir parlare di manovre finanziarie e leggi che minano le nostre prospettive di futuro, che danneggiano le nostre scuole. Scendiamo in piazza per riportare al centro dell’attenzione temi come il Diritto allo studio, l’Edilizia scolastica e il futuro dei giovani.

I numeri sono evidenti – continua il comunicato – agli 8 miliardi di euro che con la L.133 sono stati tagliati alla scuola pubblica, si sommano i tagli agli enti locali di questa manovra, l’eliminazione di 30.000 insegnanti e tutto questo senza toccare ad esempio l’evasione fiscale di 50 miliardi di euro”.

Gli studenti denunciano una situazione gravissima che sta prtando alla distruzione della scuola pubblica: “Viene negato il diritto allo studio, aumentano vertiginosamente i costi a carico di studenti e famiglie, dai libri di testo al contributo “volontario”, siamo costretti a studiare in edifici fatiscenti che continuano a crollarci addosso e in classi pollaio da 30 alunni, i programmi sono fermi a 50 anni fa, non c’è nessun investimento sull’innovazione ma il ministro Gelmini continua a parlare di “rigore e merito” e punirci con provvedimenti come il voto di condotta o il limite di assenze”.

“Non vogliamo subire i danni di un governo che dà i numeri – chiude il comunicato -ma essere noi a contare, facendo vedere le priorità da cui ripartire per rimettere in piedi la scuola pubblica e il Paese che vogliamo: 1 Welfare studentesco,  2 Edilizia scolastica,   3 Diritto allo studio , 4 Innovazione, 5 Valutazione non punitiva, 6 Collegamento col mondo del lavoro”.

Queste le ragioni per cui il 7 ottobre assisteremo ad una massiccia manifestazione degli studenti spinti dalla volontà di per riprendersi il Paese e riscrivere la scuola!

 

 

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