LA RESA DEI CONTI (E ANCHE DELLE VARIAZIONI)

Ed arriva la resa dei conti. Dove? In Consiglio comunale a Ragusa. E’ già iniziato il conto alla rovescia per l’ultima seduta dell’anno, la più scoppiettante che mai. Non se la prenda a male il sindaco e la sua ordinanza sui botti di Capodanno (che tra l’altro non sono vietati se in luoghi privati), ma l’attenzione è tutta puntata sulla nuova seduta d’aula in programma questo giovedì pomeriggio 29 dicembre alle 16. Sarà la resa dei conti tra i 5 Stelle e l’opposizione, ma a ben guardare sarà la resa dei conti anche tra i 5 Stelle “ufficiali”, quelli benedetti da “papa Cancellieri” e i 5 Stelle dissidenti, quelli che, secondo gli ufficiali, non esistono, non sono del movimento ma che a ogni piè sospinto stanno li a far vedere i sorci verdi. L’anima dissidente del movimento grillino in Consiglio comunale si è affacciata con la sua vedette, la taciturna ma al tempo stesso determinata Maria Rosa Marabita che con il suo voto contrario, lo scorso 15 dicembre, insieme ai voti dell’opposizione ha mandato a gambe all’aria le variazioni di bilancio da 20 milioni di euro. Adesso si torna in aula e sebbene i 5 Stelle abbiamo detto che la proposta nuova doveva arrivare dall’opposizione, sono loro stessi a presentare una nuova proposta relativa alle variazioni di bilancio. Che poi tanto “nuova” non è. La pensa così Maurizio Tumino di Insieme che l’ha vista e ritiene essere una sorta di fotocopia di quella bocciata. Sarà così? Lo scopriremo solo votando… Intanto proprio Tumino ha lanciato nei giorni scorsi una proposta-provocazione: “Volete l’appoggio di Insieme? Bene, voteremo ciecamente le variazioni di bilancio a patto che facciate dimettere l’assessore Stefano Martorana”. Ma la provocazione non ha naturalmente avuto seguito (se non un poco utile pre-allarme lanciato da Peppe Calabrese) così come il suggerimento rivolto al sindaco Piccitto, finito in questi giorni sui giornali nazionali per questa vicenda, di dimettersi non avendo più la maggioranza. Il sindaco ha detto chiaramente che andrà avanti, fin quando sarà possibile, piuttosto se l’opposizione è in grado, presenti una mozione di sfiducia. Mario D’Asta del Pd l’ha annunciata, ma tra il dire e il fare, di mezzo c’è la necessità di avere tante firme per procedere. E al momento resta dunque solo un annuncio. Dal punto di vista amministrativo, l’organo consiliare è tenuto ad adottare entro il 31 dicembre una “manovra correttiva” per assicurare gli equilibri di bilancio. E se nemmeno questo giovedì si riuscirà, magari i consiglieri, panettone e cotechino, passeranno in aula la notte di San Silvestro.  

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