È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
LA QUESTURA DI RAGUSA CONTRO GLI ATTI DI VIOLENZA DEGLI AUTOTRASPORTATORI
25 Gen 2012 06:44
Nella tarda serata di martedi personale della Squadra Mobile unitamente alla Polizia Stradale di Ragusa, ha tratto in arresto Tummino Francesco di anni 39 con precedenti per reati contro la persona, e Cantelli Antonio, di anni 63 perché resisi responsabili di violenza privata ai danni di un autotrasportatore di Gela.
I predetti, infatti, stazionavano nel presidio di contrada Dicchiara, costringendo gli automezzi in transito a rallentare la marcia al fine di farli fermare. L’ autista di un tir che inizialmente contro la sua volontà si era fermato, parcando il mezzo sul lato della carreggiata, dopo un po’, approfittando della distrazione dei predetti Tummino e Cantelli con manovra repentina, riprendeva la marcia verso Catania. Il malcapitato, dopo aver percorso qualche chilometro, si accorgeva di essere seguito da una autovettura che, di lì a poco, con una manovra azzardata, lo costringeva a fermarsi e i due occupanti, con fare minaccioso, si avvicinavano all’autista.
In quel frangente sopraggiungeva una pattuglia della Polizia Stradale di Ragusa che resasi conto della situazione, interveniva immediatamente coadiuvata da una unità operativa della Squadra Mobile, fatta all’uopo convergere in zona dalla Centrale Operativa che aveva ricevuto la chiamata di alcuni automobilisti in transito che avevano assistito alla scena.
Effettuati gli accertamenti di rito, i due malviventi venivano condotti presso gli Uffici della Squadra Mobile e dopo le formalità di rito, giuste direttive del Sost. Proc. della Repubblica di Caltagirone dott.ssa Giulia Troina, con il coordinamento del Procuratore Capo dott. Francesco Paolo Giordano , venivano tradotti presso la Casa Circondariale di Caltagirone.
Nell’ambito dei servizi predisposti dal Questore di Ragusa dr.Filippo Barboso in occasione della manifestazione degli autotrasportatori, al fine di vigilare che la stessa non generasse in azioni violente, in data 18 Gennaio u.s. personale della Squadra Mobile, in collaborazione con la Digos ed il Commissariato di P.S. di Comiso, traeva in arresto Vittoria Giovanni di anni 38, con precedenti per reati contro il patrimonio, in quanto resosi responsabile, con soggetti allo stato rimasti ignoti, di violenza privata e danneggiamento aggravato ai danni di due automobilisti che non avevano voluto aderire alla manifestazione. Il predetto Vittoria Giovanni, presente sul presidio allocato sulla S.P.20 Comiso- Santa Croce, costringeva un automobilista che stava recandosi a Comiso a fermarsi, parcando il mezzo ai lati della carreggiata. La vittima, sfruttando un’ attimo di distrazione del facinoroso, riusciva a riprendere la marcia venendo, però, subito dopo un breve inseguimento costretto a fermarsi dal predetto che, in compagnia di due soggetti allo stato non identificati, scendeva dalla propria autovettura e armato di tenaglia danneggiava irreparabilmente le valvole della ruote del mezzo in uso al malcapitato. In quel frangente sopravveniva una seconda autovettura che, alla stregua della prima, veniva fatta fermare ed il Vittoria ne danneggiava le ruote. Una delle vittime riusciva ad annotare parzialmente il numero di targa dell’auto sospetta e gli accertamenti svolti dagli Uffici operanti consentivano di risalire al malvivente e di rinvenire all’ interno della sua autovettura la tenaglia utilizzata per compiere i danneggiamenti. Stante le risultanze investigative acquisite, il Vittoria Giovanni veniva tratto in arresto e associato presso la Casa circondariale di Ragusa a disposizione del Sost. Proc. della Repubblica Dr. Marco Rota, con il coordinamento del Proc.Capo dott. Carmelo Petralia. Giudicato per direttissima , il Vittoria Giovanni veniva condannato alla pena di mesi cinque e rimesso in libertà.
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