LA QUESTIONE UNIVERSITÀ INFIAMMA LA CONFERENZA STAMPA CIRCA IL BILANCIO PROVINCIALE

Per la prima volta, a detta dei veterani dell’informazione, viene convocata una conferenza stampa in viale del Fante per illustrare le linee guida del bilancio di previsione 2012.

Un segnale chiaro quello del commissario straordinario Giovanni Scarso che intendeva dare la giusta importanza ad uno strumento finanziario costato parecchi sacrifici e che invece è passato in secondo piano rispetto all’esito del CdA del Consorzio universitario convocato ieri sera. Il voto contrario da parte del delegato provinciale al bilancio di previsione e l’astensione rispetto alla nuova transazione inviata al Rettore Recca lasciano trasparire un brusco cambio di rotta da parte di uno dei soci fondatori del Consorzio. 

“Certamente non fa piacere eliminare questa struttura dal territorio ibleo – afferma il commissario – ma è necessario un confronto con la realtà. Ho il dovere di valutare molto attentamente il debito di sette milioni e mezzo di euro accumulato, una situazione terribile che eredito dalle transazioni fatte dalla precedente amministrazione”. 

“I 150 mila euro previsti per il Consorzio – continua il Commissario – sono un impegno per testimoniare l’impegno della Provincia per l’Università ma al momento non si poteva ‘appostare’ di più, poi in sede di variazioni si vedrà. E’ certo che il Consorzio non può essere mantenuto con questi carichi finanziari: è un carrozzone che va ridimensionato. A cominciare dal pletorico CdA e dal costo di alcuni servizi che potremmo assumere in carico Provincia e Comune”.

Ritornando alla valutazione dello strumento finanziario, Scarso spiega:

“E’ un bilancio tecnico che ha salvaguardato soprattutto i servizi essenziali come il funzionamento delle scuole e quello dell’igiene personale degli studenti disabili e che ha dato segnali chiari di rivisitazione della spesa pubblica col ‘taglio’ della telefonia mobile e la dismissione delle auto blu”.

A determinare le nostre scelte un ridimensionamento  le spese correnti in entrata rispetto alle previsioni del 2011 hanno previsto un ridimensionamento di 4 milioni e 766 mila euro. Se le previsioni definitive del 2011 erano di 41 milioni e 856 mila euro, nel 2012 sono di 37 milioni 90 mila euro

Il bilancio contiene un piano di dismissione dei beni dell’Ente da utilizzare per l’estensione anticipata dei mutui che appesantiscono fortemente lo stesso bilancio stante che il carico degli oneri di ammortamento in essere è molto alto.

Sino al 2011 il carico dei mutui è di 48 milioni e 927 mila euro con una quota di oneri nel 2011 di 6 milioni e 367 mila euro. Nel 2012 il carico scende a 31 milioni di euro e 35 mila euro ma l’impegno della quota degli oneri è di 6 milioni e 231 mila euro.

“Abbiamo azzerato – ha aggiunto Scarso – le spese per l’assunzione di nuovo personale perché il decreto legge sulla rivisitazione della spesa lo impone, mentre, è stato fortemente contenuta la spesa del personale di quasi 700 mila euro per quest’anno, così dai 18 milioni e 946 mila euro siamo passati a 18 milioni e 228 mila euro”.

Il bilancio di previsione ha ricevuto il parere favorevole del dirigente del settore finanziario Lucia Lo Castro e del collegio dei revisori composto da Carmelo Frasca, Giovanni campo e Emanuele Baldanza. Il parere dei revisori dei conti tra l’altro afferma “tenuto conto che il bilancio contiene previsioni di entrate legate all’alienazione di beni immobili dell’Ente da utilizzarsi per il finanziamento di opere pubbliche e per estinzione anticipata dei mutui si tratta di una manovra utile al reperimento di risorse indispensabili oltre che per il finanziamento del bilancio anche per il raggiungimento dei limiti imposti dal patto di stabilità”.

 

 

 

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