LA PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA RESTERA’ COMMISSARIATA ANCORA ALTRI QUATTRO MESI

La Provincia regionale di Ragusa, così come le altre Province siciliane, resteranno commissariate ancora per altri quattro mesi (almeno). Lo ha deciso l’Ars accogliendo, tramite un emendamento, quanto era stato deciso dalla conferenza dei capigruppo poco prima. Tra altissime tensioni e accuse incrociate, si è comunque deciso di rinviare le prossime elezioni per gli organi dei Liberi consorzi e delle Città metropolitane. Un accordo poi confermato nella seduta d’Aula. Le elezioni si terranno il 26 febbraio: per altri quattro mesi, quindi, gli enti rimarranno commissariati.  La norma – che prevede quindi lo slittamento delle elezioni già indette per il 20 novembre – è giunta in aula sotto forma di emendamento al ddl sul Garante della famiglia. L’aula ha approvato. Voto contrario di Forza Italia e del Movimento 5 Stelle. Appena qualche ora prima il presidente della Regione, Rosario Crocetta, aveva diramato un comunicato stampa, con cui spiegava che il Governo non avrebbe chiesto il rinvio delle elezioni. Quanto fatto poi dalla sua maggioranza.

Ecco il comunicato: “Il presidente, con una nota,  è intervenuto sulla questione relativa al rinvio delle elezioni dei liberi consorzi, basata sul fatto che il metodo di calcolo per l’attribuzione dei voti ai consigli comunali prevista da legge Delirio, potrebbe creare una ponderazione diversa per i consigli comunali eletti dopo la riduzione decisa, con legge regionale, del numero dei consiglieri. “Credo che il dipartimento enti locali – dice Crocetta –  possa chiedere una direttiva al Ministero per allineare la ponderazione del voto, senza per questo rinviare. D’altra parte non può essere il governo a proporre la legge, quando l’esigenza viene avvertita da alcuni gruppi parlamentari. Se si vuole modificare la legge e si deve pertanto procedere al rinvio, le proposte di modifica devono essere presentate dall’aula. In atto, – aggiunge il presidente –  ci sembra di capire che non tutte le forze politiche siano concordi e l’esecutivo non vuole apparire come il governo che rinvia continuamente tali elezioni per gestire il tutto con strutture commissariali. Il governo, ovviamente, – conclude Crocetta –  si rimetterà al volere dell’aula in caso di modifiche presentate dal Parlamento”.

Intanto il gruppo parlamentare del Pd in una nota parla della vicenda in questi termini: 

“Il gruppo parlamentare del PD all’Ars ha sostenuto la norma per il rinvio delle votazioni degli organismi di Liberi Consorzi di comuni e città Metropolitane per superare alcune incongruenze tecniche che avrebbero potuto falsare il risultato e fare annullare le elezioni. Nessuna paura di andare al voto, ma senso di responsabilità verso le istituzioni ed i cittadini”.

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