LA PROVINCIA DI RAGUSA RESTA ANCORA PENALIZZATA

“Quali sono i programmi e le idee che la Regione ha in serbo, sul piano delle opere infrastrutturali, per la provincia di Ragusa?”. E’ il pressante interrogativo che il segretario dell’Ust Cisl di Ragusa, Enzo Romeo, rivolge al Governo siciliano dopo aver appreso non solo che la Regione è stata declassata dalle agenzie di rating, con colpe, come al solito secondo il presidente Raffaele Lombardo, da addebitare ad altri, ma anche e soprattutto che il governatore intende puntare di nuovo l’attenzione sul cosiddetto “corridoio 1” annunciando interventi di rilancio sul porto di Augusta. “A questo punto – dice Romeo – la domanda sorge spontanea: e l’area iblea? Quali interventi infrastrutturali sono previsti per la nostra provincia, in modo particolare per il porto di Pozzallo che, oggi, rappresenta la porta d’ingresso verso Malta, distante dalle nostre coste appena 45 miglia marine, luogo su cui l’Unione Europea ripone la massima considerazione? Leggiamo queste dichiarazioni di Lombardo come l’ennesima mortificazione per il territorio ibleo. Le infrastrutture che, ormai da tempo immemorabile, chiediamo a gran voce (oltre al porto, anche l’aeroporto di Comiso, l’autostrada Siracusa-Modica, il raddoppio di carreggiata della Ragusa-Catania), rappresentano degli elementi di cui abbiamo immediata necessità e che potrebbero incidere ancora meglio sul rilancio del nostro sviluppo se messe in rete tra di loro. Ognuna di queste infrastrutture è di una importanza estrema. Ma metterle in rete vorrebbe dire fare accrescere, e di parecchio, il loro valore aggiunto”.

Il segretario dell’Ust Cisl Ragusa si rivolge, per questo motivo, ai rappresentanti istituzionali del territorio affinchè tornino a fare sentire la loro voce per non far scemare l’attenzione sulla questione infrastrutturale in Sicilia. “Ma mi rivolgo, soprattutto – dice ancora Romeo – alla deputazione regionale dell’area iblea per far sì che il Governo siciliano possa essere sensibilizzato sulla realizzazione delle infrastrutture provinciali, lavorando sul pieno utilizzo di quelle risorse economiche già destinate alla nostra provincia, come nel caso dei 4,5 milioni per l’aeroporto di Comiso che non si sa ancora da chi dovranno essere spesi”.

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