“LA PROVINCIA DI RAGUSA COME MERCE DI SCAMBIO DI UNA POLITICA STANTIA ED AUTOREFERENZIALE”

Una conferenza stampa indetta dal capogruppo provinciale PdL Silvio Galizia, che ha coinvolto anche i consiglieri Salvatore Mandarà (PdL) ed Ettore Di Paola (UdC), per esprimere piena contrarietà all’atto approvato dall’Assemblea Regionale Siciliana che di fatto rimanda la riforma degli enti provinciali e che prevede il commissariamento delle province di Ragusa e Caltanissetta.

“E’ scandaloso che un ente sano, con i bilanci in regola, venga commissariato – esordisce Galizia – provvedimento istituzionale estremo, utilizzato solo in casi gravissimi. Un atto vergognoso che mi vede in dissenso con il partito. Ciò mi costringe ad annunciare le potenziali dimissioni da capogruppo del PdL, in attesa del congresso provinciale, luogo istituzionale di confronto democratico, che mi vedrà attendere in modo critico risposte convincenti”.
“E’ innegabile che la norma in questione – concordano i tre consiglieri intervenuti -, che rinvia il riassetto amministrativo degli enti provinciali siciliani ad una legge che l’Ars dovrà approvare entro il 2012, ha come unico risultato l’acquisizione da parte della Regione delle funzioni della provincia di Ragusa, consegnandole al governo Lombardo”.
“Un’azione che relega i cittadini ragusani in una condizione di marginalizzazione – aggiunge Di Paola – negando loro la possibilità di partecipare alla gestione democratica del proprio territorio. In un momento di confusione istituzionale il provvedimento voluto dal governo Lombardo appare inopportuno poichè c’erano altre soluzioni che potevano garantire alla provincia di Ragusa il normale svolgimento delle attività istituzionali, in attesa di un disegno complessivo di modifica degli enti provinciali”.
“Una scelta che non condivido e che non ho avuto neanche l’occasione di discutere in seno al partito di cui faccio parte – continua Galizia – nell’ottica di una concertazione che la gestione democratica delle istituzioni avrebbe richiesto. Si è deciso di commissariare una provincia dimostrando di non disporre di nessuna alternativa da proporre al territorio ibleo”.

Galizia critica aspramente i politici siciliani, ai quali rimprovera l’incapacità manifesta di essere punto di riferimento per i cittadini.

“Dev’essere cambiata radicalmente la classe politica di questa terra – afferma Galizia – formata da rappresentanti privi di entusiasmo e motivazioni politiche, capaci di utilizzare ancora una volta la provincia di Ragusa come merce di scambio, ennesima mortificazione di un territorio fra i più virtuosi della Sicilia che ha un unico torto: quello di non aver avuto mai bisogno della politica”. 

Ancora più duro il consigliere Mandarà che annuncia la consegna all’Onorevole Innocenzo Leontini della tessera del partito.

“E’ stata tradita l’aria di liberismo e di autonomia gestionale che ha animato prima Forza Italia e poi il Pdl – denuncia Mandarà – nell’ottica di una politica di tutela del territorio di riferimento. Prima lo scippo dell’Asi e adesso quello della Provincia sono azioni gravissime che sono state portate avanti dai nostri rappresentanti tradendo il mandato che era stato loro consegnato sia dai cittadini del territorio ibleo che da noi amministratori”.

 

 

 

 

 

 

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