LA NOTA DEL PD DI S. CROCE SULLA S.P. 60

“Più volte, sia in  giornali online che di carta stampata, abbiamo sottolineato che la Strada Provinciale n. 60 Santa Croce – Ragusa di C/da Malavita, per i cittadini del nostro comune e di quanti la percorrono quotidianamente, è un continuo rischio per l’alta probabilità che si possano verificare incidenti,  in particolare, nei punti mai modernizzati e quindi mai messi in sicurezza, specialmente quelli ricadenti nel territorio di S. Croce Camerina”. Inizia così la nota inviata dal Partito Democratico di S. Croce Camerina. 

Il Pd ricorda che tanti sono gli incidenti che si verificano settimanalmente su questo tratto stradale specialmente quando piove e l’ultimo provvedimento che ha messo in atto la provincia, nei punti ad elevato rischio, è l’apposizione di tabelle indicanti il limite di velocità di 50 km orari. Ma, sottolinea il Pd, nessun altro intervento è stato messo in atto per rendere sicura la strada.

“Fino a quando Santa Croce dovrà continuare a subire l’onta dell’arretratezza e del disinteresse? Apprendiamo, dagli organi di stampa, che c’è stato in provincia un incontro tra alcuni consiglieri di opposizione e l’ex sindaco di Santa Croce, che attualmente non svolge alcun ruolo istituzionale, con il Commissario Straordinario della Provincia di Ragusa, sul problema della SP 60.

Ma restiamo letteralmente sbigottiti del fatto che l’Amministrazione Comunale di Santa Croce, con a capo il suo sindaco Francesca Iurato,  fin dal 3 gennaio 2013 ha chiesto un incontro con il Commissario Straordinario per istituire un tavolo tecnico che discutesse  anche sull’ammodernamento della SP 60 e che tale richiesta è stata completamente disattesa.

Siamo cioè, in presenza di un’Amministrazione Comunale che è sensibile alla sicurezza dei  cittadini che percorrono la strada e di una  Amministrazione Provinciale che invece di interloquire con l’organo istituzionalmente diretto cioè il comune,  lo fa invece   con un ex sindaco che non svolge  attualmente alcun compito istituzionale.

Siamo in presenza di una situazione che sfiora il ridicolo, si mettono da parte gli organismi istituzionalmente preposti, per discutere invece, con chi non ha più un ruolo amministrativo”.

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