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“LA NOSTRA AMBIZIONE E LA VOGLIA DI REALIZZARE PROGETTI SEMPRE PIÙ IMPEGNATIVI CI DA LA FORZA DI PENSARE IN GRANDE.”
20 Ott 2014 14:33
Buongiorno ragazzi, intanto grazie per aver accettato l’invito a questa intervista.
1) La vostra compagnia teatrale ha un nome piuttosto curioso: PENSIERI RIFLESSI. Come mai l’avete chiamata così ?
Il nome deriva da una serie di avvenimenti che ci hanno posto metaforicamente difronte ad uno specchio che ci ha mostrato i nostri pensieri e le nostre vere ambizioni in campo artistico
2) Raccontateci un po’: come è nata la vostra avventura nel mondo del teatro ?
Ci siamo conosciuti da piccoli, ma non per merito del teatro, e per varie vicissitudini ci siamo ritrovati a recitar nella stessa compagnia teatrale (che metteva in scena commedie della tradizione popolare siciliana). Poi, un giorno, abbiamo pensato che volevamo fare un salto, provare qualcosa di nuovo, di giovane e, soprattutto, provare ad essere autonomi.
3)Qual è la peculiarità principale della vostra Compagnia ?
La caratteristica principale è che siamo un gruppo composto quasi esclusivamente da giovani dall’età media trent’anni; ognuno dei membri dell’associazione, inoltre, ha delle mansioni specifiche in base alle proprie attitudini: scenografo, tecnico audio/luci, direttore di scena, attore, regista, responsabile di botteghino e di sala. Riusciamo a gestire tutto all’interno della compagnia.
4) Cosa vi ha spinto a formare questo gruppo ?
In una terra dove le possibilità di esprimersi sono poche, abbiamo voluto creare una realtà artistica nuova, fresca, per poter dare la possibilità ai giovani che lo desiderano, di accostarsi al teatro senza sentirsi inibiti dalla ormai diffusa e consolidata tradizione che solo gli “anziani” possono dare qualcosa al mondo teatrale!
5) Quali sono i vostri progetti nell’immediato?
Al momento stiamo per dare il via alla nostra seconda stagione teatrale. Ci esibiamo al Teatro Tezzano, a Catania, e nel nostro cartellone quest’anno, come lo scorso anno, abbiamo celebri commedie della tradizione anglosassone, americana e francese. Cominciamo il 24, 25 e 26 Ottobre con Il Letto Ovale di Ray Cooney e John Chapman; la seconda sarà il 23, 24 e 25 Gennaio 2015 “Trappola mortale” di Ira Levin, un giallo colmo di suspance; e per ultimo Il Rompiballe di Francis Veber (il celebre autore della Cena dei Cretini) 8, 9 e 10 maggio.
6)Perchè avete scelto questo repertorio?
Ci piace sperimentare ritmi nuovi, opere poco rappresentate per offrire alle persone una visione nuova del teatro, più fresca, meno sfruttata. Siamo fedelissimi al repertorio tradizionale ma per noi desideriamo un po’ di originalità.
7) Come siete giunti al Teatro Tezzano?
Un paio d’anni fa abbiamo collaborato con l’unità di Strada della Croce Rossa Italiana di Catania per la quale abbiamo portato in scena uno spettacolo di beneficenza, Premiata Pasticceria Bellavista di Salemme, insieme a una mostra sui senzatetto della nostra città. Grazie a questo abbiamo conosciuto un’attrice (membro della Croce Rossa) che recitava in una compagnia del Tezzano e che ci ha presentato il gestore. Da lì a collaborare è stato un solo passo.
8) Quali sono i punti di forza? Quali gli aspetti da migliorare?
Sicuramente, come abbiamo già detto, l’età media della compagnia, che comunque non difetta di esperienza avendo noi iniziato a calcare le scene da molto giovani. Questo ci dà freschezza, leggerezza, un modo di affrontare la nostra passione con entusiasmo e positività, con energia. Ovviamente, soprattutto per il repertorio che mettiamo in scena, abbiamo moltissima strada da fare a livello recitativo e registico, sia dal punto di vista tecnico che linguistico.
9) Sogni nel cassetto?
Avere la possibilità un giorno di gestire un teatro. La nostra ambizione e la voglia di realizzare progetti sempre più impegnativi ci da la forza di pensare in grande.
10) Anticipazioni dei progetti futuri?
Innanzitutto vogliamo continuare a proporre opere originali del panorama internazionale come novità per il nostro pubblico; inoltre desideriamo crescere anche professionalmente: ci piacerebbe poter partecipare a stage e corsi di teatro con attori di fama, che possano svelarci i segreti del teatro professionale e darci la possibilità di avere quel “quid” in più per poter coinvolgere molta più gente nel nostro progetto, sia come pubblico ma anche, perchè no, come collaboratori. Desideriamo che i giovani non guardino più al teatro come a una istituzione vetusta, superata, da “matusa”, ma come un mondo dove poter crescere, ridere, commuoversi, entusiasmarsi e provare emozioni che solo calcare un palcoscenico può darti
Vi ringrazio ancora per la vostra disponibilità
A presto.
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