LA NAFTALINA PER LA GRISAGLIA

Ricordi di un elettore di centro destra

Di certo Berlusconi, in vent’anni, ha favorito l’ascesa di molte imprese, nei settori più disparati. Dalle antenne ai ripetitori, dalle pentole ai vestitini per serate di bunga bunga in maschera, dagli studi legali associati ai decoder per il digitale. Ora è la volta dei produttori di naftalina.

Per conservare bene la grisaglia di ordinanza ne occorre in quantità, perché il vestitino è destinato a restare per anni nell’armadio. D’altra parte, chi sarebbe così pazzo da presentarsi così acconciato a una riunione dei grillini o al gaypride, come pure ad convegno del Megafono o al forum di Scelta Civica ?

Tonalità fumo di Londra dei tempi che furono. Ormai inservibili, né smerciabili come vestiti usati. Le organizzazioni caritatevoli che raccolgono indumenti usati hanno fatto stampare nuovi volantini da lasciare sull’uscio di casa, dove insieme agli orari i ritiro segnalano l’impossibilità di raccogliere giacche e pantaloni di questo tipo.

Tutto è destinato ormai a scomparire, le ultime roccaforti del potere azzurro si sono liquefatte, feudi come quello di Imperia, affidato al fido Scajola, sono andati perduti. I tenimenti affidati ai leghisti  e ai residui della destra di stato sono stati tutti riconsegnati alla sinistra. Non esiste quasi più nulla di sostanzioso che possa essere riconducibile al Partito delle Libertà o, peggio ancora, a Forza Italia. Ci siamo divertiti per anni con riproduzioni artefatte di politici classificabili in uomini, mezzi uomini, ominicchi e quaquaraquà che venivano via via  insigniti di cariche e incarichi, ora la festa è finita.

L’unico dubbio che resta è quello se il Cavaliere era consapevole della caratura degli uomini di cui si circondava oppure era così leggero da non accorgersi del nulla che aveva accanto, a cominciare dagli alleati di vertice, i vari Bossi, Casini e Fini che, se non inebriati dalla smania e dalla sete di potere, proprio ora sarebbero stati i naturali sostituti di un  leader ormai arrivato al capolinea.

Per arrivare a questo punto, ci sono voluti più di due anni: si era capito che tutto era ormai perduto da quando, prima del governo Monti, si passò un’estate disquisendo fra balletti  notturni e date di udienza in tribunale. Se le udienze in Tribunale potevano essere interpretate come persecuzioni giudiziarie, anche le feste a casa propria rientravano fra i sacrosanti sfoghi ‘giovanili’ di un politico arzillo, ma se poi vieni a sapere che chi ci governa elargisce migliaia di euro per professioniste che altri pagherebbero con una cena e una ricompensa in natura, allora sorge il dubbio che sei nelle mani sbagliate.

Abbiamo riso e ci siamo divertiti, onestamente ci mantengono ancora questo lusso, perché, fino a stamattina, il giornale di famiglia titolava che tutto era perso ma nei sondaggi il Cavaliere avanza sempre.

Oppure ci riferiscono che la Santanchè annuncia una nuova forma di partito e Cicchitto impone l’altolà a imposizioni dall’alto: perché pagare ancora Crozza quando lo spettacolo è assicurato dagli eletti ?

A questo punto non solo non possiamo biasimare quelli che se ne sono andati via di corsa, ma ci chiediamo cosa passa per la testa a quelli che ancora portano il vessillo dei colori berlusconiani.

E’ stato bello però, immaginatevi quelli che per anni avevano votato prima MSI e poi Alleanza Nazionale, arrivati a vedere, dopo decenni, il proprio partito al governo, anche di una città di provincia.

Si sperava di vedere tradotti in realtà gli ideali di rigore, di severità, di rettitudine, di moralità, di irreprensibilità che facevano parte del DNA dei neri di una volta. Invece tutti travolti dal virus del berlusconismo, organismo geneticamente modificato delle migliori espressioni democristiane e socialiste di fine secolo.

Non è che con i nuovi protagonisti certi aspetti deteriori della politica siano del tutto eliminati, qualche privilegio si tende a mantenerlo, qualche cattiva abitudine ancora resiste, qualche altra è inestinguibile, ma, nel complesso, viene meno l’oppressione da fumo di Londra che rendeva impraticabili determinate vie.

Resta solo lo smarrimento di chi, abituato per tradizione o convinzioni, a votare a destra può solo rivolgersi al centro o cambiare nazione, perché da noi non è rimasto niente, non solo dei partiti di centro destra, ma degli uomini che avrebbero potuto reggere minimamente le sorti di uno schieramento di destra.

Forse, fra cinquant’anni, per quelli più giovani, si potrà provare a tirare fuori la grisaglia, un passaggio in lavanderia e via con la cravatta blu a motivi circolari gialli, ma ricordatevi di cambiare la naftalina ogni anno, altrimenti i produttori possono andare in default.

Principe di Chitinnon

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