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LA MOSTRA DELLA CREATIVITA’ IBLEA LUNGO TRE SECOLI
23 Apr 2011 19:54
Inaugurata sabato scorso, la mostra “Ragusa…Arte nei secoli”, che vuole promuovere la creatività artistica iblea, in uno spazio appositamente allestito per opere d’arte di pittura e scultura, attraverso un cammino lungo tre secoli, ha fatto registrare un consistente numero di presenze. A palazzo Garofalo, in corso Italia 87, negli spazi del museo della Cattedrale, è possibile ammirare le opere di diciotto artisti legati alla città di Ragusa per nascita, adozione o per l’impronta lasciata sul territorio. Curata da Amedeo Fusco e Ciro Salinitro, la mostra si propone come un viaggio nel tempo, un ipotetico spostamento fra epoche diverse, un modo per riconoscere il proprio passato attraverso il vissuto artistico d’illustri maestri e delle preziose opere d’arte nate dalle loro mani.
“La mostra – spiega Fusco – si prefigge di accompagnare il visitatore, attraverso l’impatto con paesaggi della memoria, tratti da un passato artistico e culturale, ancora vividi e paradossalmente del tutto nuovi”. Le opere di Francesco Baglieri, Matteo Battaglia, Corrado Bertini, Giovanni Biazzo, Duilio Cambellotti, Angelo Campo, Antonio Cannì, Carmelo Cappello, Giuseppe Cascone, Salvatore Cascone, Giovanni Di Grande, Arturo Dinatale, Nunzio Di Pasquale, Salvatore Ferma, Biagio Micieli, Ignazio Quarrella, Oscar Spadola e Giorgio Veninata vengono proposte per la prima volta tutte assieme, tramutandosi in una vera documentazione storico-artistica destinata a tener viva l’attenzione sui maestri ragusani del passato. Lo hanno ricordato anche il sindaco di Ragusa, Nello Dipasquale, assieme all’assessore alla Cultura, Francesco Barone che, durante l’inaugurazione di sabato scorso, caratterizzata dalla presenza di figuranti in abiti speciali disegnati dallo stilista Antonio Palermo, ha ribadito il proprio sostegno all’iniziativa.
“Abbiamo appoggiato il progetto – ha detto il sindaco – perché lo consideriamo solo l’inizio di un più ampio percorso di valorizzazione del patrimonio artistico ibleo e del suo territorio”. Anche il presidente della Provincia regionale di Ragusa, Franco Antoci, ha parlato, durante l’inaugurazione, di un’idea valida, da sostenere, in quanto riafferma con forza la pari dignità dell’arte moderna e contemporanea con gli altri beni che compongono l’eredità culturale di Ragusa città “Patrimonio dell’Unesco”. A visitare la mostra, che si fregia di una immagine di promozione realizzata appositamente dal maestro Giovanni Lissandrello, anche il presidente della Camera di Commercio, Giuseppe Cascone, che, al pari di altri enti, ha creduto nel progetto sostenendolo sin dall’inizio. E così ha fatto anche la Banca Agricola Popolare di Ragusa.
Realizzata con la collaborazione della Cattedrale San Giovanni Battista, la mostra, visitabile nei giorni feriali dalle 9,30 alle 13 e dalle 16 alle 19,30, rimarrà a palazzo Garofalo sino al 15 maggio. “La mostra, che abbiamo potuto concretizzare anche per l’importante e proficua collaborazione garantitaci dal parroco della Cattedrale, don Carmelo Tidona – chiarisce ancora Amedeo Fusco – è un compendio delle opere di pittori e scultori di fama nazionale e internazionale, nati o vissuti a Ragusa dal XVIII al XX secolo, testimoni e attori di momenti storici e culturali importanti della vita artistica italiana e dei movimenti culturali della stessa Europa”. A seguire, nei prossimi mesi, sono già stati previsti una serie di appuntamenti monografici per ogni singolo maestro. Si comincerà con Antonio Cannì.
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