La mobilitazione lanciata da Aiello per la sanità: nessuna adesione dei sindaci

La mobilitazione generale lanciata dal sindaco di Vittoria Francesco Aiello che voleva coinvolgere 390 sindaci siciliani su una battaglia per la sanità segna il passo. Nessun sindaco, finora, ha risposto al suo appello. Da Acate, il sindaco Gianfranco Fidone ha spiegato di voler difendere i diritti alla sanità dei cittadini ma di averlo fatto finora sempre nel rispetto dei ruoli istituzionali e in un dialogo costante con l’Asp di Ragusa.

Aiello non ha gradito il disinteresse attorno alla sua iniziativa: “Il tentativo di sminuire il valore della nostra iniziativa istituzionale sulla sanità’ di emergenza a Vittoria e in tutti i comuni siciliani è degna di un regime censorio inqualificabile. ’iniziativa viene degradata a piccola bottega strapaesana”. Usa toni forti, parla persino di “gente torbida che si vende a chilo” pur senza nessun riferimento diretto ad alcuno e ha rilanciato l’appello ai sindaci perché “liberi da ogni condizionamento accolgano la mia proposta di costruire insieme un movimento per una Sanità’ giusta. I gruppi di sottobosco affaristico, i pupari che giostrano per affossare la Sanità’ pubblica prima o dopo finiranno di speculare sulla salute dei cittadini, affermando poi di sentirsi rafforzato dalle critiche: “Sono positive, fanno bene. E mi aiutano. Rafforzano paradossalmente i miei convincimenti”.

Aiello attacca il sindaco Fidone: “Non può stigmatizzare ciò che fanno gli altri”

Ma non ha gradito la presa di distanza pubblica del sindaco acatese. “Sindaco non attacca sindaco –
Capisco che ho toccato argomenti che chiamano in causa le responsabilità del centrodestra siciliano e nazionale. Ma è insolito che il giovane sindaco di Acate risponda con un richiamo all’appello di un collega per costruire insieme una mobilitazione a tutela dei diritti dei nostri cittadini in ordine al funzionamento delle guardie mediche, del pronto soccorso, dei poliambulatori, delle liste di attesa e di tanti servizi sanitari. Ognuno ha il diritto di pensarla come vuole e di fare il sindaco come ritiene. Ma a nessuno è consentito di stigmatizzare ciò che fanno gli altri”.

Fidone replica: “Non ho attaccato Aiello. Io scelgo il dialogo e pretendo rispetto”

La risposta di Fidone non si è fatta attendere: “Io non ho mai attaccato Aiello. Semplicemente il sindaco della vicina Vittoria ha lanciato una iniziativa, ribattezzata “U Carricuni”, sulla sanità invitando tutti i sindaci della provincia ad aderire. In maniera molto chiara ho detto che le richieste per una sanità migliore e vicina ai cittadini sono sacrosante ma ognuno le porta avanti con lo stile, i toni e i modi che ritiene consoni e adeguati. “U Carricuni” aveva assunto nelle esternazioni pubbliche modalità di comunicazione che non mi appartengono. Io ho ritenuto di condurre un dialogo differente con l’Asp di Ragusa improntato al rispetto dei ruoli e delle istituzioni. Ho una interlocuzione diretta e frequente con la direzione sanitaria dell’Asp. Ho il massimo rispetto per le battaglie di tutti i sindaci, così come pretendo il massimo rispetto per le battaglie che conduco – con i miei canoni istituzionali – per Acate e gli acatesi”.
E sui riferimenti di Aiello all’alleanza di centrodestra risponde. “Io non ho tessere di partiti: il mio unico partito sono gli Acatesi e il mio riferimento è il movimento “Punto, a capo” proprio perché siamo e vogliamo continuare ad essere liberi”.

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