LA LEGGE 328/00 CONCEDE TANTO MA FA ANCORA DISCUTERE

Sono passati oltre dieci anni dall’entrata in vigore della Legge 328/00 eppure nella pratica è cambiato ben poco. Nonostante ciò bisogna riconoscere che sul piano legislativo, prima con la Legge sopracitata e poi con la Legge 6/2004, è stato fatto tanto per riconoscere i diritti civili e umani delle persone con disabilità.
Proprio di ciò si è discusso sabato 25 giugno all’Hotel Acre Turismo Rurale di Palazzolo nell’ambito del convegno “La 328/00 e le persone con disabilità: 10 anni di integrazione socio-sanitaria?”. L’Anffas Onlus di Palazzolo, con il contributo di Anffas Onlus Sicilia, si è proposta di mettere in primo piano i bisogni e le esigenze di quelle persone che sino a poco tempo fa venivano erroneamente definite “handicappate”.
L’impegno dell’associazione, così come quello delle istituzioni, è quello di far seguire alle parole, e in questo caso ai decreti legge, delle azioni concrete. “Dobbiamo modificare il nostro approccio culturale, non avere un atteggiamento assistenziale ma rivendicare i diritti civili e umani di queste persone” ha dichiarato Roberto Speziale, Presidente Anffas Onlus.
Questo ovviamente significa dover garantire attenzione e assistenza a loro e alle loro famiglie attraverso la creazione di strutture adeguate. Anche in questo caso però tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare perché sebbene la Sicilia sia una delle regioni che orienta maggiormente le proprie finanze nell’ambito socio-assistenziale c’è comunque una disparità tra domanda e offerta. Tutto ciò è reso ancora più labile dal fatto che i tagli effettuati dal Governo hanno colpito anche l’ambito socio-sanitario.
Allora viene spontaneo chiedersi: “Che ne sarà di questi ragazzi? E del loro futuro?”. A queste domande si è cercato di dare una risposta attraverso le attività presentate dalla Fondazione “Dopo di noi” che vuole tutelare i diversamente abili dopo la morte dei loro genitori.
Questo significa credere fortemente nella possibilità di una vita vissuta in piena autonomia e  col riconoscimento dei propri diritti. L’Anffas e i magistrati convenuti, come Piero Calabrò, Patrizio Gattari e Emilio Rota, stanno lottando affinché questa battaglia possa essere vinta. Intanto nel pomeriggio di sabato è stata disputato un triangolare di calcio tra Nazionale Italiana Magistrati, Selezione dei Giornalisti di Siracusa e Organi Istituzionali, per raccogliere fondi in favore della Fondazione “Dopo di noi”.

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