LA LEGA CONSUMATORI CONSIGLIA PROCEDURE SOFT

A Santa Croce si spara a raffica contro gli utenti del servizio idrico. Ha aperto le ostilità la MEDIALE contro la delibera del Comune che decideva la restituzione del deposito cauzionale di 100 euro che gli utenti avevano anticipato sui consumi e sulla effettuazione dell’acquedotto. La Lega Consumatori ed Utenti ha invitato i cittadini a decurtare, giusta autorizzazione del Consiglio Comunale di S.Croce Camerina a decurtare 100 euro dalla rata dell’acqua in pagamento specificandolo nella causale del versamento. La Mediale ha aperto un contenzioso con i cittadini invece di risolvere il problema con il TAR o con il Comune e vuole far pagare diritti di mora per il resto della somma e minaccia l’interruzione del pubblico servizio o per lo meno la considerevole riduzione. Al di là della natura privatistica del progetto di finanza a suo tempo stipulato dal Comune per l’acquedotto e la fognatura la specificità del bene acqua è di primaria utilità pubblica la cui natura modifica profondamente la domanda individuale del servizio. Gli utenti,i cittadini del borgo e delle borgate a mare in generale hanno pagato abbondantemente e lucrosamente oneri di urbanizzazione e la cauzione di 100 euro.

Il prof. Luciano Nicastro – Consigliere Naz.le della Lega Consumatori e dirigente prov,le di Ragusa, scrive:

“Diffidiamo la Mediale dal continuare con la logica perversa e privatistica della diffida e messa in mora sulla cauzione perché è un diritto degli utenti e perché non sono soldi della MEDIALE. Chiediamo al Sindaco di chiarire la posizione del Comune e precisamente: se la Delibera sulla restituzione del deposito cauzionale non ha validità venga con atto ufficiale revocata in autotutela e si informi la cittadinanza tutta e la Mediale. Noi la riteniamo tuttora valida ed efficace e la applichiamo decurtando la somma della cauzione sino a chiarimento della Magistratura Amministrativa o in via di conciliazione con la mediazione di S.E. il Prefetto di Ragusa.Nella lite piove sui cittadini ma non possiamo essere sempre noi a pagare il fiscalismo galoppante dell’aumento annuale delle tariffe e i debiti altrui come privati cittadini. Non possiamo essere Noi a surrogare la Mediale o il Comune per la montagna di debiti che stanno accumulando. Ai cittadini chiediamo solidarietà e vigilanza coraggiosa in questa lotta di dignità e di civiltà”.

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