La grande solidarietà per gli animali di Calaforno: il Bioparco di Chiaramonte si rende disponibile ad accoglierli, centinaia di aiuti offerti dai privati

Il Bioparco di Chiaramonte Gulfi, sito in zona San Nicola e gestito dalla cooperativa Nostra Signora di Gulfi, ha dato la propria disponibilità ad accogliere gli animali sopravvissuti all’incendio della riserva di Calaforno. Se i responsabili del parco di Calaforno daranno il proprio assenso, gli animali potranno essere trasferiti subito.

Il Bioparco, accoglierà gratuitamente tutti gli animali che hanno bisogno, avendo a disposizione 16 agri, un veterinario sul posto, spazio e tutto l’occorrente. Naturalmente, gli animali potranno tornare a Calaforno nel momento in cui la riserva sarà di nuovo fruibile, in qualunque momento. Si tratta, diciamo, di uno stallo temporaneo per poter permettere agli animali di essere curati e accuditi.

Nell’incendio, purtroppo, sono periti tutti i volatili, rimasti chiusi nelle gabbie. Santi e Francesco, ormai diventati celeberrimi per la loro impresa, hanno messo in salvo le capre, gli asini, i porcellini d’India, le tartarughe. La maggior parte degli animali, infatti, si può considerare in salvo.

Ma non è solo il bioparco ad aver voluto offrire generosità. Tantissimi, infatti, sono i privati che stanno donando balle di fieno, medicinali per gli asini ustionati, cibo, tempo e lavoro. A gestire la rete di solidarietà è l’Oasi Lega Internazionale vigilanza Sicilia, i cui referenti sono Eleonora Proietti e Alessio Di Dino.

Alcune farmacie di Ragusa hanno donato medicinali veterinari. Un paio di ragazzi si sono messi a disposizione con un furgone per trasportare eventualmente gli animali da Monterosso a Chiaramonte.

L’Oipa, il cui referente in provincia di Ragusa è Riccardo Zingaro, è a disposizione per sostenere le iniziative e, tramite l’ufficio legale dell’associazione, si sta verificando se ci sono gli estremi per effettuare una denuncia e un esposto in Procura.

Si attende, dunque, che chi di competenza dia il proprio assenso affinchè possa avvenire il trasferimento e, da questo momento, far ricominciare a questi animali una vita degna. Fermo restando che, nel momento in cui la riserva di Calaforno potrà di nuovo accoglierli, saranno immediatamente consegnati.

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