LA GIUNTA MUNICIPALE DI RAGUSA ATTUA LE PRATICHE DI QUELLA STESSA POLITICA CHE DICEVA DI VOLERE OSTEGGIARE

“A due mesi dall’insediamento della Giunta Piccitto si delinea già chiaramente un quadro di politica amministrativa che, avendo assorbito totalmente il periodo di “comprensione dell’inesperienza”, necessita di una sana opposizione, non strumentale, su comportamenti e decisioni che non vanno assolutamente nella direzione del famoso cambiamento”.

E’ quanto afferma il consigliere comunale dell’Udc, Sonia Migliore. La quale aggiunge, per spiegare meglio le ragioni alla base della formulazione del suddetto concetto: “Da un lato assistiamo ad un modus operandi di “vecchia politica” in cui si fa il pieno di cariche seguendo una logica di scuderia, di accordi o, se si vuole, di inciuci; di inopportuni consiglieri delegati che non ho mai approvato e che creano confusione fra amministrazione e Consiglio comunale (organismi separati e con funzioni diverse); di consulenze gratuite “per le politiche sociali” ad ex-dirigenti; di collaborazione esterna dello staff del sindaco di gente estranea al Comune che ha la libertà di accedere agli atti non ancora pubblici; di incarichi a professionisti di grido; dirette streaming del Consiglio comunale sul sito di un movimento politico a cui si è costretti ad accedere per seguire i lavori di un’istituzione: si dovrebbero fare le gare con le emittenti televisive, invece, perché chiunque ha il diritto di seguire il Consiglio comunale, che è pubblico. Ovviamente, di atti di Giunta il Consiglio non ne ha ancora visti, tranne il programma triennale Opere pubbliche, atto importantissimo di programmazione urbanistica, presentato in commissione senza la presenza dell’assessore al ramo, che non contiene alcun input della nuova amministrazione, nessuna progettualità d’insieme della città né logistica né strategica; lascia problemi seri come la questione del passaggio a livello di via Paestum al rimedio improntato dal commissario Rizza (400.000 euro per un semplice cavalcavia pedonale) che sega in due la città, pur essendo stato cavallo di battaglia in campagna elettorale; non contiene gli interventi del piano di spesa della legge 61/81. Non rivaluta lo stadietto di via delle Sirene, la cui “pulizia”, da parte dei grillini muniti di ramazza, aveva conquistato una bella prima pagina”.

“Ovviamente – prosegue Sonia Migliore – neanche parlo di piccole questioni, seppure importanti, inerenti la stagione estiva e che sono ampiamente trascurate e lasciate alla competenza della gestione dirigenziale (i mercati, la pulizia, le ordinanze già esistenti, la disinfestazione); per non parlare delle manifestazioni estive basate sulla mortificazione degli artisti locali chiamati a lavorare gratis. Mi soffermo, piuttosto, su questioni importanti quali le politiche sullo sviluppo economico (imprese e commercio), sul turismo e sulla cultura. Grave che non siano state convocate e sentite le associazioni di categoria a partire dai commercianti; grave che si facciano conferenze stampa sul bilancio comunale senza ancora avere certezze delle entrate e “facendo confusione” sui mutui stipulati per le opere pubbliche con altre somme che servono per pagare fornitori e servizi. Grave che come primo atto si siano scaricati in discarica dieci tonnellate di umido già differenziate. Grave che nella bozza della legge 61/81 (apprendiamo dalla stampa) si sia stoppato l’iter del teatro Marino, già acquisito dal Comune; che non si pensi minimamente ai musei esistenti e alla rete museale (per esempio con destinazione dei locali dell’ex biblioteca di via Matteotti); grave che non si parli di un programma culturale e turistico, ma gravissimo non avere ancora un assessore designato alla cultura e al turismo, essendo questi settori strategici e interattivi che richiedono processi lenti e costanti per la loro affermazione; di converso l’assenza di un amministratore ad hoc crea una vacatio istituzionale e di impegno che penalizza l’intera collettività: ancora peggio se sospettiamo che tale vuoto possa essere causa da ricercare nell’ottica delle alleanze politiche fra il M5S e le forze che l’hanno sostenuto. Si ignorano cultura e turismo proprio adesso che possiamo contare sulle entrate derivanti dalla tassa di soggiorno e sull’apporto importantissimo dell’aeroporto di Comiso che ci riempie di turisti i quali trovano regolarmente, per esempio, i musei chiusi. A questo proposito, leggiamo dai giornali che l’ente di palazzo dell’Aquila, rappresentato da un consigliere comunale, ha recentemente partecipato a Siracusa ad un incontro fra i Comuni del Sud-Est: risulta quindi ancora più grave l’assenza dell’assessore al ramo perché quello del distretto del Sud-Est (diventato società consortile dove il Comune di Ragusa si è imposto per essere rappresentato nel Cda ottenendo la rappresentanza nel Cda proprio durante la gestione del mio assessorato) è un argomento importantissimo in cui la nostra città, unica perché patrimonio dell’Unesco con diciotto monumenti e l’intero centro storico, fino a due anni fa è sempre stata “subalterna” al peso politico di Siracusa, e quindi deve riuscire, invece, ad imporsi fortemente con politiche turistiche o culturali trainanti e di primo piano. Un consigliere comunale non può e non deve rappresentare un’amministrazione: evidentemente questo “brutto vizio” della politica continua e non intravediamo alcuna inversione di rotta”.

 

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