LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’INFERMIERE HA VISSUTO IERI POMERIGGIO UN ALTRO MOMENTO SIGNIFICATIVO.

 

Appendice della Giornata internazionale dell’infermiere ieri pomeriggio nel reparto di Chirurgia all’ospedale Civile di Ragusa. Su iniziativa del direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute, don Giorgio Occhipinti, è stata celebrata la santa messa dedicata a tutti gli infermieri e alle altre figure che assistono, vale a dire figure di supporto agli infermieri e volontari ospedalieri, che si adoperano per garantire la migliore assistenza ai malati. Prima della santa messa, è stato Giuseppe Occhipinti, segretario della Consulta dell’Ufficio diocesano e componente dell’esecutivo del Collegio Ipasvi di Ragusa, ad illustrare le ragioni di questa iniziativa. “Quest’anno – ha chiarito – abbiamo promosso una campagna, a livello nazionale, in cui è stato precisato come l’infermiere si prenda cura del malato anche quando la salute abbandona il paziente. Un messaggio chiaro e incisivo che, tra l’altro, entra nel dettaglio di quella che è la vocazione della nostra professione”. Occhipinti ha inoltre parlato di San Camillo De Lellis, descrivendo nel dettaglio la vita del fondatore dell’Ordine dei chierici regolari ministri degli infermi che già nel 1500 aveva dato vita a un nuovo modo di intendere la cura e l’assistenza dei malati. “E proprio prendendo spunto dal simbolo utilizzato da San Camillo – ha aggiunto Occhipinti – la Croce Rossa internazionale ha adottato quello che oggi è un segnale di riconoscimento a livello universale”. Subito dopo la messa, a cui hanno assistito operatori sanitari e malati, il direttore della Pastorale della salute ha visitato i vari reparti distribuendo a ogni infermiere il simbolo del Giubileo della misericordia. “Sono loro, gli operatori sanitari – ha detto don Occhipinti – quelli che varcano ogni giorno la porta santa rappresentata dall’uscio d’ingresso delle varie stanze in cui c’è dolore e sofferenza. A tutti loro va il nostro apprezzamento per l’attenzione che dedicano a chi sta male”.

 

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