LA GDF DENUNCIA I RESPONSABILI E SEQUESTRA COMPUTER E APPARECCHIATURE VARIE

Un attento e continuo monitoraggio del territorio, non solo fisico ma anche informatico, ha consentito alla Guardia di Finanza di individuare due centri di  scommesse che procedevano alla raccolta delle somme giocate in violazione delle disposizioni di legge che regolano la materia. L’attività di servizio ha permesso ai militari della Guardia di Finanza di denunciare alla Procura della Repubblica di Ragusa i responsabili di due distinti centri di raccolta delle scommesse, situati uno nel capoluogo ibleo e l’altro a Monterosso Almo. Nel corso dell’operazione sono stati sottoposti a sequestro dai militari del Nucleo Polizia Tributaria di Ragusa anche apparecchiature varie, computer, modem e programmi di raccolta sportivi, perché costituenti il mezzo mediante il cui impiego veniva violata la legge. Il resoconto operativo dell’attività di servizio che il Corpo della Guardia di Finanza  dispiega sul territorio conferma, purtroppo, l’esistenza di sacche di irregolarità, sia in termini di evasione fiscale e sia di violazioni al Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza, la cui raccolta spesse volte viene effettuata senza autorizzazione o apposita licenza di P.S.. La motivazione operativa che connota l’azione di servizio condotta sul territorio dalla Guardia di Finanza: da una parte, monitorare la quantità di denaro contante irregolarmente impiegato nelle scommesse sportive e, dell’altra, acquisire tutta una serie di indizi di capacità finanziaria, utili al Corpo per sottoporre a verifica coloro che manifestano una differenza fra ricchezza dichiarata e ricchezza reale. Il contrasto ad ampio raggio è, quindi, il fronte operativo che impegna la Guardia di Finanza di Ragusa, anche con l’attività di intelligence su tutto il territorio ibleo. Per quanto riguarda i due centri di raccolta delle scommesse su manifestazioni sportive via Internet, trovati sprovvisti di apposita licenza, i finanzieri iblei hanno proceduto al sequestro di computer e apparecchiature varie, nonché denunciare i responsabili e trasmettere gli atti all’Autorità Giudiziaria, poiché per tale reato è prevista la reclusione da sei mesi a tre anni.

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