È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
“LA DONNA, SOGGETTO E NON OGGETTO”.
24 Nov 2012 20:44
Il Laboratorio Politico Apartitico “Youpolis” ha costituito il proprio coordinamento femminile. Un gruppo esteso, che opera tra tutte le tre province (Ragusa, Perugia ed Ancona) dove questa realtà è presente, e pronto a predisporre iniziative, eventi e momenti di riflessione.
La prima cosa che viene proposta dalle ragazze del gruppo è una riflessione in occasione del 25 Novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Un contributo curato da Rita Fiaccabrino, Lucia Gatto e Leandra Russo, che vuole sottolineare come, alla base di ogni azione violenta nei confronti di una donna, stà una errata concezione del rapporto con essa da parte dell’uomo, fatta di un mancato rispetto,di impulsività,di possesso, e di molto altro.
Innanzitutto, perchè il 25 Novembre? Nello stesso giorno del 1960, in America Latina, le sorelle Mirabal si recano a far visita ai loro mariti in prigione, vengono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare, e dopo essere state condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze vengono torturate, massacrate e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio a bordo della loro auto, per simulare un incidente.
Solo nel 1999, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato questa data come Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Violenza: un vocabolo su cui lungimiranti furono le parole di Martin Luther King : “Con la violenza puoi uccidere colui che odi, ma non uccidi l’odio. La violenza aumenta l’odio e nient’altro.” Ma da dove nasce quest’odio?
La società consumista in cui viviamo sembra aver reso l’uomo un essere che vive di “istinto” non riuscendo, in certi casi, a gestire e controllare i propri impulsi.
La logica del “Tutto è dovuto”, inoltre, ha spinto ad un soddisfacimento illimitato, trasformando la persona dipendente dai propri istinti e meno padrona di se stessa, quindi meno libera. Tale stato nasce anche da frustrazioni e dal non sentire realizzata la propria esistenza e per riempire questa mancanza si attivano comportamenti compensativi al fine di sentirsi potenti e “capaci”. Pertanto ogni impulso è diventato un bisogno da soddisfare ad ogni costo, perdendo di vista il rispetto della dignità dell’altro.
In questo scenario ci sono casi limite in cui è la donna a diventare strumento di gratificazione, e ne viene calpestata la dignità, degradandola nel suo essere, sminuendo le sue virtù.
La soluzione quindi? Trovare un nuovo modo di relazionarsi con se stesso e con gli altri, sia in tutti casi che nel rapporto con l’altro sesso.
E’ fondamentale, infatti, convincersi che la piena realizzazione di ciascuno non sta nel mero soddisfacimento dei propri bisogni, bensi nel mettersi a servizio degli altri. Darsi da fare per gli altri, quindi, consapevoli di ciò che si è in grado di fare, aprendosi verso l’altro in chiave di accoglienza, aiuto, confronto.
Solo così l’uomo e la donna affonderanno le radici del proprio rapporto nell’amore , che non è semplice sentimentalismo o passione, bensì accorgersi dell’altro, vestire i suoi panni, aiutando a perdonando, ricominciando.
La donna, così, appare all’uomo un DONO di amore, capace di riempire la vita dell’altro, capace di generare nuova vita, essere una fonte di ricchezza per tutto ciò che sa dare.
Oggigiorno ci sono molti enti a sostegno di donne picchiate, violentate, maltrattate, di donne sottoposte a subire avanze sia fisiche sia psichiche, anche davanti gli occhi dei propri figli. Il nostro invito è riflettere sulla consapevolezza che la violenza e il male, portano solo altro male. Questa giornata va vissuta come un’occasione per poter riflettere sul rispetto della donna, della sua dignità, avvalorata da un rapporto con essa fondato sulla libertà e non sul possesso.
Una riflessione che, però, non può limitarsi a giorni come questi. Ogni giorno dovrebbe essere il giorno della donna. Il giorno in cui festeggiare il miracolo della sua esistenza. Ogni donna è capace di amore, ogni donna ha il cuore grande come un oceano. La donna è capace di generare nuova vita, e di sopportare sofferenze ben più grandi di sé, che non rifiuta, ma se ne fa carico, con coscienza, anche quando il gioco è più difficile.Non molla mai.
La figura della donna racchiude in sé molte più cose di quante se ne possano immaginare, o di quante se ne vedano dall’esterno, è fonte inesauribile di ricchezza per tutto ciò che sa dare e non è da tuti coglierne il significato.
Le donne sono fiori: belle e delicate.
Non esistono donne cattive, o aride, o ancora donne incapaci di provare amore: esistono donne calpestate, donne sole, abbandonate, donne che sono state rese cattive dal male che hanno ricevuto.
E’ per questo che oggi, le ragazze di YouPolis si uniscono oggi al grido di tutte quelle donne che sono state umiliate, con l’augurio che la giornata contro la violenza sulla donna possa essere un punto di partenza per riflettere.
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