LA DENUNCIA DI IGNAZIO NICOSIA SUL CENTRO DI RICERCA DI CONTRADA PERCIATA

Lo scorso 27 aprile la Giunta Antoci ha deliberato l’affido , per nove anni, del servizio di custodia del Centro di ricerca applicata di contrada Perciata alla Croce Rossa Italiana.

È su questa delibera cha si basa la denuncia di Ignazio Nicosia, consigliere provinciale, fatta ieri sera nell’ultima seduta di questa legislatura del consesso , “che prende atto del fallimento – dichiara Nicosia- in questo scorcio di fine mandato, di un progetto che avrebbe dovuto prevedere il completamento di una struttura chiamata a rappresentare una eccellenza per il territorio”

La soluzione adottata “ tarpa le ali a qualsiasi ambizione di poter vedere finalmente funzionante il suddetto centro. L’accordo, da quanto risulta nella delibera, è stato preso per fare in modo che la Provincia possa risparmiare il servizio di guardiania che comportava un ingente costo ogni anno (circa 57mila euro). Affidando i locali alla Croce Rossa per la costituzione del Centro operativo di addestramento militare, la Giunta Antoci ha voluto così sopperire a tale carenza, trovando la soluzione necessaria da un lato per risparmiare, dall’altro per continuare a garantire il servizio di controllo del centro. Piccolo particolare, però. E cioè il Centro di ricerca, finora, non è mai partito, nonostante gli ingenti fondi stanziati e nonostante l’accordo esistente tra l’ente di viale del Fante, la Regione e l’Università di Catania. E tutto lascia presagire che questo accordo prefiguri l’avvio di un percorso che, di fatto, impedirà alla struttura di svolgere la funzione per la quale era stata ideata. L’addio della Giunta Antoci coincide, purtroppo, con il sancito fallimento di una realtà che avrebbe dovuto costituire un valore aggiunto per il territorio ipparino e che, purtroppo, invece, rappresenta la presa d’atto di una ulteriore sconfitta. L’area in questione è stata bistrattata e penalizzata. Speriamo che con il commissario straordinario qualcosa possa cambiare”. E Ignazio Nicosia aggiunge: “Tra l’altro, la necessità di avviare operazioni di risanamento dell’ente potrebbe prefigurare altri scenari. Quali? A quanto si vocifera, la Provincia regionale rischierebbe di fare i conti con una serie di debiti di grossa portata che potrebbero mettere a repentaglio, in un futuro prossimo, pure l’erogazione degli stipendi. Naturalmente speriamo di sbagliarci. Ma se così non fosse, dovremmo dare un bilancio tutt’altro che positivo degli ultimi anni dell’Amministrazione Antoci”

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