LA CNA OSPITA I SEI CANDIDATI A PALAZZO DELL’AQUILA

Le problematiche relative al mondo dell’artigianato e delle piccole e medie imprese al centro di un confronto fra i sei candidati alla poltrona di sindaco di Ragusa. L’appuntamento, promosso dalla CNA, si è svolto mercoledì pomeriggio presso la sala conferenze “Pippo Tumino”.

Sei le domande comunicate con largo anticipo ai candidati, i quali hanno avuto la possibilità di preparare in tempo gli interventi, ognuno della durata tassativa di tre minuti.

La zona artigianale di contrada Mugno, il problema della manutenzione ordinaria, l’aspetto della telesorveglianza in relazione al numero crescente di episodi criminosi e lo sblocco della graduatoria relativa all’assegnazione dei lotti liberi oggetto di una ampia riflessione. 

Tutti i candidati hanno sottolineato come sia necessario fornire le adeguate risposte agli artigiani che hanno opifici nell’area.

Per Giovanni Iacono, dopo anni di incuria più volte denunciata, la soluzione potrebbe essere un consorzio misto pubblico-privato, non gestito politicamente ma a maggioranza imprenditoriale, capace di autogestirsi non solo con fondi pubblici ma con i proventi derivanti da fiere e da un canone da concordare. Federico Piccitto afferma che occorre una amministrazione più vicina agli artigiani ed imprenditori, un ente efficente che proceda immediatamente all’assegnazione dei lotti. Maggiore attenzione quindi alle problematiche del comparto che deve ricevere risposte adeguate ai tempi produttivi. Giovanni Cosentini ricorda le azioni svolte nel corso delle precedenti amministrazioni in favore della zona artigianale, le opere di urbanizzazione e i servizi inseriti dal Comune negli anni, e sottolinea che la graduatoria di assegnazione dei lotti sarà aperta a giugno, dopo molteplici problematiche alle quali l’amministrazione ha dovuto far fronte. Franco Antoci ribadisce che la storia della zona artigianale è iniziata negli anni in cui era sindaco di Ragusa. L’assegnazione di nuovo lotti potrebbe sbloccare l’economia iblea e anche i piccoli interventi di manutenzione alla pubblica illuminazione, di sistemazione delle segnaletiche, rappresentano un passo avanti. Attenzione anche allo Sportello Unico per le Attività Produttive, per attivare procedure semplici e snelle che agevoli le imprese. Enrico Platania evidenzia che riguardo alla manutenzione, che spetta al comune, le imprese non devono chiedere nessun favore ma pretendere un diritto. Inoltre propone l’utilizzo di una illuminazione pubblica smart, ovvero pali della luce tecnologicamente avanzati ed in grado di rappresentare un vero e proprio terminale per la tele-gestione. Riguardo l’assegnazione dei lotti afferma che occorre capire perché molti capannoni risultano improduttivi e sfitti. Infine Ciccio Barone evidenzia lo scollamento tra i vari uffici comunali che rende spesso gli interventi poco tempestivi. Per questo motivo propone di istituire nella zona artigianale un ufficio manutenzioni dedicato alle imprese. Inoltre, affidandosi alla recente adesione del Comune di Ragusa al Patto dei sindaci, sottolinea come si possano intercettare finanziamenti comunitari per progetti di pubblica illuminazione che vadano verso il risparmio energetico. 

 

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