LA CITTÀ VISTA DAI BAMBINI

 Una risposta corale e ampia quella dei bambini per l’edizione 2013 di Crisci ranni. Sono pervenuti, da sette istituti di istruzione primaria della città (praticamente quasi tutti, comprese le scuole delle Benedettine e delle Salesiane) 533 disegni. Diventa un’emozione scoprire come i nostri bambini sanno pensare la città attorno a tre segni: la tavola imbandita, le mani che si stringono, la natura ricca di colori. I disegni sono pervenuti ordinati con cura dalla maestre che hanno accompagnato i bambini con passione educativa gratuita e grande partecipazione. Sullo sfondo c’è un’idea di festa che permetta di ripensarci veramente umani e, quindi, di vivere la festa non come alienazione o parentesi, ma in tutta la ricchezza dei suoi significati. Questo il messaggio/invito che i bambini hanno ascoltato e accolto con gioia: “La festa – come dice Gandhi, un grande saggio del nostro tempo – è «la compagnia dei buoni ed è cibo per le nostre anime; per questo la cerchiamo. Perché non basta che noi impariamo l’arte di leggere, di scrivere, ecc.; è necessario che noi impariamo l’arte di vivere in amicizia con tutti i nostri vicini»”. Un video preparato dal cantiere educativo (in cui si mettono insieme feste dei popoli, feste del progetto cittadino “Il solco delle tradizioni”, feste di religioni diverse) è diventato l’input per i disegni dei bambini arricchendone l’immaginario e dilatandone il cuore. Si sono ricordate in particolare le feste dell’Africa conosciute in città grazie al gemellaggio con la diocesi di Butembo-Beni (feste ricche di gioia e di musica, malgrado le tragedie di questo continente) e le feste con cui “si ricorda anche la presenza di Dio, onorato in molti modi: gli amici dell’Islam con il Ramadan, gli amici orientali con la tradizione ortodossa, da noi con feste religiose che hanno al centro il dolore per chi è vittima di ingiustizie come Gesù messo in croce e la gioia della rinascita e della pace nella Pasqua di resurrezione”. Tutti i messaggi sono ora tradotti in colori, segni, frasi, immagini e saranno al centro della festa del 6 aprile al Cantiere educativo, rappresentata con un’ulteriore tocco artistico nel manifesto che l’annuncia preparato da una volontaria docente di storia dell’arte (la prof.ssa Eugenia Calvaruso) con il coinvolgimento della sua famiglia e degli alunni del Liceo scientifico che, con altri dell’Istituto Verga, partecipano come volontari. I disegni diventano nel manifesto la base di lancio con cui diventare grandi e scoprire, come il Piccolo principe, “ciò che è invisibile agli occhi ma non la cuore”. Ora diventeranno la base anche del racconto 2013, che sarà preparato dall’insegnante Dada Iacono e sarà rappresentato prima del rito, sempre sabato 6 aprile nell’area attrezzata padre Basile a partire dalle 17, dalla Compagnia del Piccolo Teatro. I disegni quindi saranno esposti all’atrio comunale di Modica fino al 28 aprile.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it