LA CITTA’ DELLE TASSE: AUMENTATA L’ADDIZIONALE IRPEF

 “Il sindaco Dipasquale ha perso un’occasione. Dimostrare che lui applica ciò che predica. E invece no. Parla male di tutti, da destra a sinistra, dice di essere il più bravo, sostiene che la politica e i partiti fanno schifo. E poi che fa? Aumenta le tasse. Prima tegola che si abbatte sul capo dei ragusani l’aumento dell’addizionale comunale Irpef votata senza fiatare, quindi in modo assolutamente passivo, dalla maggioranza che sostiene il primo cittadino, Pdl compreso”. E’ dura la reprimenda della segreteria cittadina del Pd di Ragusa nei confronti di un sindaco che sembra “abbia perso la bussola e che si prepara – è scritto in un documento – ad imporre una nuova raffica di tasse ai ragusani, scaricando tutte le colpe allo Stato e alla Regione. Ma sappiamo che l’unica cosa che sa attuare, per fare quadrare i bilanci, è aumentare le tasse ai cittadini di Ragusa. E così dopo il ticket sui pulmini, l’aumento della refezione scolastica, dei servizi cimiteriali, dello svuotamento dei pozzi neri e, ancora, dopo la tassa di soggiorno, la retta sugli asili nido, giovedì scorso in aula è stata la volta dell’addizionale Irpef che porterà nelle casse del Comune circa seicentomila euro che ancora una volta saranno sottratte alle famiglie ragusane. Manco a dirlo, questa tassa sarà retroattiva. A partire dal mese di gennaio”. “Ma non ci sarà da preoccuparsi – prosegue il Pd di Ragusa con tono ironico – perché se non avete nulla da mangiare ci pensa il sindaco Dipasquale. Infatti basta recarsi nel suo gabinetto per potere ricevere un buono che vi fornisce il diritto a sfamare la vostra famiglia, magari dopo averlo chiesto direttamente a lui o a uno dei suoi collaboratori. Com’è solidale questo sindaco: affama i cittadini con le tasse e poi li ristora con i buoni per i pasti. Qualche personaggio che utilizzava questo metodo, dando un’occhiata alla storia non proprio recente, lo ricordiamo bene”. E il Pd di Ragusa va giù duro con un altro affondo. “E’ un sindaco bugiardo – si precisa ancora – che ha affamato la città imponendo in sei anni ai ragusani qualcosa come 15 milioni di euro di tasse locali in più all’anno (spazzatura +5 milioni, acqua +4 milioni, addizionale comunale Irpef + 3,8 milioni, Ici +2 milioni), riducendo la città a un rudere abbandonato, massacrando decine di attività produttive con le sue scelte scellerate”. Il Pd di Ragusa sottolinea che “Dipasquale è un soggetto politico prima di Forza Italia e poi del Pdl che oggi diventa spirito libero, riciclandosi in una realtà partitica locale che rappresenta se stesso o poco più di se stesso e con la quale attacca, in modo vergognoso, i politici che stanno nei palazzi, come se Dipasquale ancora oggi stesse nelle piazze. Un sindaco che utilizza un linguaggio scurrile e offensivo contro  chiunque tenti di pensarla diversamente da lui. Che tristezza vedere la nostra Ragusa ridotta in queste condizioni da un personaggio populista e incantatore che cambia colore da vero opportunista. Speriamo che le sue ambizioni politiche lo inducano a dimettersi presto per avere la speranza di salvare una città un tempo considerata modello di sviluppo, oggi, purtroppo, al crepuscolo”.

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